Intervista a Silvia Ziliani, autrice de “Mina piccola e potente cacciatrice”
Silvia Ziliani è docente nella scuola dell’infanzia da 27 anni. Si occupa da alcuni anni di promozione della lettura e dei libri. Ama leggere, creare oggetti e scrivere. Vive con il marito, una figlia, tre gatte e una cagnolina in una casa di campagna. L’amore per la natura si spiega soprattutto per le sue origini e per la vita agreste che la circonda sin da piccola. In questa intervista ci parla del suo Mina, piccola e potente cacciatrice.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Mina piccola e potente cacciatrice è un albo illustrato per bambini e bambine. Mina è una bambina che appone un’insegna fuori della propria abitazione per offrirsi come abile cacciatrice. La bambina viene interpellata da alcuni suoi compaesani, affinchè li liberi da differenti creature. La bimba si prodiga nell’aiutare i suoi concittadini. Il racconto termina con un finale a sorpresa.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Io sono un’insegnante di scuola dell’infanzia. Il mio amore per la scrittura nasce dai racconti orali che mio padre mi narrava da piccola alla sera,come faceva il suo nonno con lui e gli abitanti del suo quartiere, e dalla voglia di trasportare i bambini in un mondo diverso come sperimento io quando leggo, ascolto, guardo le vicende trasmesse dalle varie forme artistiche.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Questo albo mi ha richiesto tre mesi di lavoro. Ho delineato il personaggio principale e poi i coprotagonisti. In seguito ho scelto l’ambientazione e articolato il racconto in varie scene in modo che si dipanassero non solo raccontando la trama, ma suscitando l’interesse dei bambini che seguivano Mina nelle sue avventure.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Direi che mi sento di assomigliare a un pool di autori: Beatrix Potter, Roald Dahl e C. Dickens. Aspiro ad assomigliare a tali autori per l’ironia e la propensione a collocare le mie vicende in luoghi in cui l’ambientazione naturale diviene un personaggio della vicenda. L’albo si rifà alle fiabe popolari e alle narrazioni che hanno le donne come protagoniste non stereotipate delle loro vicende.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
“A Day Without” di Enya.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Carissimi lettori e lettrici desidererei che faceste la conoscenza di una bambina che non teme di essere se stessa e di mettersi in gioco in un’avventura che la vede non solo protagonista, ma anche capace di rendersi utile ad altri.