Gli Occhi di Hesperus - Il popolo dell’Universo | Silvano Adami Gli Occhi di Hesperus - Il popolo dell’Universo | Silvano Adami

Gli Occhi di Hesperus – Il popolo dell’Universo | Silvano Adami

La trama

A causa di una guerra disastrosa, seguita poi da grandi catastrofi naturali, l’umanità risulta quasi annientata; la terra è ormai sull’orlo della sua scomparsa e, per l’uso sconsiderato delle armi atomiche, diverrà una palla di fuoco. La scarsa popolazione sopravvissuta si rivolge verso lo spazio per cercare di trovare la salvezza e ricostruire un mondo nuovocopertina Gli Occhi di Hesperus - Silvano Adami

Un’astronave parte verso un lontano pianeta con a bordo il primo nucleo dell’umanità; durante il viaggio gli uomini scoprono che la Terra è divenuta una palla di fuoco prima del previsto. Dopo molti anni l’astronave giunge sul nuovo pianeta che viene battezzato Hesperus; durante la prima ricognizione i sopravvissuti notano città già costruite e in una di queste, in una valle racchiusa tra mare e montagne, trovano una targa con una scritta che fa loro capire che erano attesi da un misterioso antico popolo

Questo è il fulcro narrativo dell’opera di Silvano Adami dal titolo Gli occhi di Hesperus – Il popolo dell’Universo. Essa potrebbe avere una certa attinenza con Il Ciclo delle Fondazioni di Isaac  Asimov. Proprio la saga dell’autore russo, naturalizzato statunitense, ha offerto ad Adami  diversi spunti nella realizzazione della trama del suo testo, collocabile nel genere di fantascienza storica o mitologica.

«Addio Terra dei padri, della mia giovinezza ti devo lasciare con il cuor pieno di amarezza; a te che sei la mia patria ho lasciato il mio cuor e per la nuova avventura son partito con dolor; ma sapevo che nello spazio era necessario andar a trovare un posto dove la tua gemella crear. Sarà un mondo bello e sereno, dell’animo delizia dove regneranno eterne pace, gioia e giustizia; dove non si parlerà di guerre e violenza ma sovrana regnerà dell’universo la conoscenza; un grande popolo da quel mondo nascerà e l’universo fino ai suoi confini conquisterà»

Gli occhi di Hesperus – Il popolo dell’Universo affronta svariati temi: in primis, la considerazione che odio, discriminazione e desiderio di predominio portano sempre alla guerra e alla distruzione di una società; come naturale conseguenza di tale stato di cose, emerge il secondo tema, anch’esso assai importante, trattato nel romanzo in questione, ovvero la convinzione secondo cui soltanto abolendo violenza, discriminazione e sopraffazione sarà possibile consentire all’umanità di vivere nella pace, nella condivisione e nel benessere. Ancora, un altro spunto tematico è dato da un’osservazione, molto attuale: i giovani, riuscendo a comprendere la necessità di lavorare insieme condividendo idee e conoscenze senza cercare di predominare l’uno sull’altro, potranno dare una grande mano alla nascita di un mondo migliore.  

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L’autore

Silvano Adami è nato Modigliana nel 1945. Quattro anni più tardi si è trasferito con la famiglia a Firenze, dove ha seguito tutti i suoi studi sino a diplomarsi all’istituto tecnico industriale ‘Leonardo da Vinci’ come perito industriale.

Dopo aver compiuto il servizio militare come ufficiale di complemento, ha iniziato alcuni lavori saltuari, per poi lavorare per sei anni in fabbrica; vinto il concorso come segretario giudiziario, è stato assunto presso il Tribunale di Firenze dove ha lavorato sino al 2005 quando è andato in pensione. Sposato con Fiorenza dal 1972,  è padre di Eleonora e Chiara.

La passione per la scrittura lo ha sempre accompagnato, sin da ragazzo, grazie alla madre che lo ha  spronato a leggere e a mettere per iscritto pensieri e sensazioni. In gioventù ha scritto poesie e brani, mai pubblicati. Solo dopo il pensionamento si è impegnato a realizzare Gli occhi di Hesperus – Il popolo dell’Universo, la cui trama aveva già da tempo nella mente.

Altre sue grandi passioni sono il teatro e il canto, tant’è che fa parte di una compagnia teatrale e di un coro.  Al momento è a lavoro sul suo secondo libro, ossia il sequel del romanzo oggetto della nostra presentazione.

A chi si rivolge l’opera prima di Silvano Adami e a chi è dedicata? Lo rivela lo stesso autore: “Certamente è rivolto a quei lettori a cui piace la fantascienza e il fantasy, a quelli che desiderano ritrovare un mondo più bello e più giusto, quelli che condividono questa utopia; sono però convinto che potrebbe essere ben diretto verso i lettori più giovani perché mette in evidenza come proprio i giovani se mettono insieme le loro forze in una stretta collaborazione possono creare un futuro migliore per la società. Questo libro l’ho dedicato a mia madre, che purtroppo non c’è più e non lo potrà leggere, perché è a lei in particolare che devo la mia passione per lo scrivere, lo devo ai suoi insegnamenti come maestra e come madre”.

Leggete QUI la nostra intervista all’autore. 

Lo stile

Non saprei esattamente come definire il mio stile ma, come ho già detto, mi potrei avvicinare, molto modestamente, allo stile di Asimov, perché a me, come fa lui, piace cercare di inserire nella fantasia anche elementi reali, una fantascienza diciamo soft senza battaglie cruente, mostri invasori e cose del genere, diciamo una fantascienza più a misura di uomo” queste le parole dell’autore de Gli occhi di Hesperus – Il popolo dell’Universo, testo che di autobiografico non ha nulla, ma pesca più di qualcosa dalla società attuale, caratterizzata da guerre, terrorismo, discriminazione, odio, violenza.

L’opera di Adami è nata proprio dall’analisi della situazione odierna in cui versa il mondo. Al fine di narrare una storia ricca di speranza, oltre che di cruda realtà, l’autore ha sapientemente  ricreato una società utopistica, con personaggi di fantasia, anche se alcuni nomi e cognomi si riferiscono a persone realmente esistite.

Questo libro si presenta come un inno alla vita e un rifiuto della violenza, della guerra, della sopraffazione, dell’odio, delle discriminazioni. Potrebbe racchiudere un’utopia, ma c’è dell’altro, come sottolinea lo stesso Adami: “Ho cercato di dare risalto a tutti quei valori che permettono una vita serena e felice per tutti; qui si parla di una vera utopia, un mondo di pace dove regnano l’integrazione e il rispetto, dove nessuno è escluso ed ognuno ha la propria importanza nella società; qui si mette in evidenza quanto siano importanti e fondamentali i giovani per la crescita di una umanità più bella e più giusta, nei giovani è in mano il futuro. Come dicevo un’utopia, un’umanità dove nessuno si eleva al di sopra degli altri ma i risultati si raggiungono in una stretta e proficua collaborazione”.

Autore: redazione

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