Intervista a Michela Zanarella, autrice de "L'esigenza del silenzio" Intervista a Michela Zanarella, autrice de "L'esigenza del silenzio"

Intervista a Michela Zanarella, autrice de “L’esigenza del silenzio”

Michela Zanarella

Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) nel 1980. Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato 13 libri. E’ redattrice di Periodico Italiano Magazine e Laici.it. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, spagnolo, rumeno, arabo, serbo, greco, portoghese, hindi e giapponese. Si occupa di relazioni internazionali per EMUI EuroMed University.

Parliamo subito del tuo ultimo libro, L’esigenza del silenzio. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

‘L’esigenza del silenzio’ è una raccolta di poesie scritta insieme al poeta marchigiano Fabio Strinati, edita da Le Mezzelane Casa Editrice. La considero una curiosa sperimentazione di scrittura poetica, che mi ha permesso di affrontare emozioni e sentimenti, un’esplorazione condivisa dell’anima. Io e Fabio abbiamo scelto di non firmare i componimenti e di diventare voce unica.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ho iniziato a scrivere dopo un tragico incidente stradale al quale sono sopravvissuta. Prima di allora non avevo mai scritto poesie e non ero interessata a questo genere letterario. Ho sempre letto molto sin da bambina, ma la scrittura è arrivata in modo inaspettato, quasi come un dono. Questa passione mi accompagna ormai da anni ed è diventata essenziale.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Questo libro è nato dopo diversi mesi di scrittura. Io e Fabio abbiamo lavorato intensamente. Ci siamo confrontati a lungo e questo ci ha permesso di arrivare ad una sintonia creativa notevole. Scrivere poesie insieme ad un altro autore non è affatto semplice: abbiamo stili diversi, ma ci siamo contaminati, stimolati, “contagiati” positivamente. Un bell’esperimento per entrambi.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Filippo Tofani, autore di “Da qualche parte in Toscana”

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

L’ho detto in diverse occasioni. Amo molto Ungaretti, Leopardi, Pascoli, Quasimodo, Pasolini, Merini. Sono i poeti che leggo e preferisco. Non ho la pretesa di assomigliare a nessuno, posso solo continuare ad amare la poesia giorno dopo giorno.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Sceglierei un brano che richiama al silenzio, tema dominante della raccolta, luogo ideale dove trovare rifugio. Quindi direi “The sound of silence” di Simon & Garfunkel.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

In ogni libro esiste un mondo da esplorare: basta entrarci con gli occhi di chi vuole meravigliarsi.

Autore: Redazione

Condividi Questo Post Su