Forse tu si. Storie minimali
Tu che fuggi per lasciare tutto in sospeso, quando di sospeso ormai non c’è più nulla. Forse tu sì.
“La strada scorreva ancora veloce inquadrata dal finestrino, un vecchio palazzo intrappolato dalle impalcature sembrò chiedere aiuto attraverso le orbite delle finestre buie, l’immagine di un uomo in divisa da ufficiale sfumò per lasciare il posto a un netturbino che si dileguò nel buio opalescente della notte, e tutto fluì come in una strana sequenza dove s’intrecciavano le idee e i pensieri s’incastravano, s’intersecavano con la violenza di un riverbero, sgorgando fino a incontrarne ancora e mettendo sempre di più in luce una potenzialità che lei non supponeva di avere”.
Tu che alla finestra studi la gente per intuirne e inventarne la storia e tu che vivi del ricordo, che ti dà forza e che ti incanta. Tu che giri per le strade, senzameta, a caccia di odori buoni e di rumori. Tu che guardi la casa di fronte come se fosse uno specchio, che forse è uno specchio. Tu che segui e sei inseguito, in un altro tempo, in un altro giorno. Tu che con quel tappeto alla finestra guardi giù, forse troppo giù. E tu che fuggi per lasciare tutto in sospeso, quando di sospeso ormai non c’è più nulla. Forse tu si.
Francesca Bertoldi è nata a Roma dove vive e lavora. Appassionata di letteratura e scrittura in tutte le sue forme, ha frequentato l’Istituto Superiore di Giornalismo e Tecniche Audiovisive della Rai. Da sempre scrive racconti brevi e poesie portando avanti nel contempo il progetto di stesura del primo romanzo.
Suoi racconti sono stati pubblicati in varie antologie (Giulio Perrone).
Marzo 30, 2010
POTETE ACQUISTARLO QUI:
http://perronelab.it/node/356