Intervista a Bianca Baratto, autrice de “Il ritorno”
Bianca Baratto, appassionata lettrice e studiosa dell’animo umano, è approdata alla scrittura per passione finché ha preso la decisione di condividerne il frutto. Vive un’esistenza piena e impegnata, ma se vuole provare una gioia veramente profonda deve mettersi davanti ad un foglio bianco lasciando che il cuore e la fantasia la conducano per strade che mai avrebbe immaginato di percorrere prima. In questa intervista ci parla della sua opera Il ritorno.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Si tratta di un romanzo di formazione. Una storia di esseri umani e delle loro Anime, in cui le vite di più personaggi si intrecciano tra loro mentre si dipanano i loro destini e nulla accade per caso. Come nella realtà ogni avvenimento si palesa nella vita di ognuno loro per spingerli a guardarsi dentro, per insegnar loro che ognuno di noi è il solo responsabile della propria felicità.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Da sempre appassionata di letteratura, ho scritto moltissimo, tutta la vita. Posso dire che l’amore per la scrittura è nato con me. Soltanto da pochi anni ho deciso di condividere la mia passione di affabulatrice con i lettori e per farlo ho scelto una casa editrice in cui credo molto: La strada per Babilonia.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Quando ho deciso di scrivere questo romanzo non avevo ancora idea di come si sarebbe svolta la storia, poiché non parto mai da un’idea precisa ma sempre e solo da un’emozione. Una forte emozione o un ricordo importante che affiorano alla mente e mi spingono a metterli nero su bianco. Da li può nascere il desiderio di narrare una storia…
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
In tutta onestà non so dire a chi io mi ispiri… Di certo le innumerevoli letture fatte nel corso della vita hanno in qualche modo lasciato un segno nella mia memoria logica ed anche emozionale, influenzando di conseguenza il mio modo di comunicare con i lettori.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Sceglierei musiche che invitino alla pace, che facciano da filo conduttore all’intenso dipanarsi di eventi ed emozioni e che vedono l’India come scenario straordinario di questo romanzo.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Carissimi lettori, sono emozionata e felice di potervi presentare questo mio romanzo. Sono sicura che ognuno di voi potrà ritrovarsi in uno o più dei personaggi che animano questa bella storia. Una storia che infonde coraggio e speranza.