Intervista a Angelo Forgione, autore de “Napoli Capitale Morale”
Angelo Forgione è un autore napoletano, esperto di storia d’Italia. Prima di Napoli Capitale Morale (2017), sempre per la casa editrice Magenes ha pubblicato con successo Made in Naples (2013), un approfondito spaccato della cultura napoletana, e Dov’è la Vittoria (2015), un racconto senza veli della storia del calcio italiano in chiave politica, economica e sociale.
Parliamo subito del tuo ultimo libro, Napoli Capitale Morale. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
È un accurato saggio storico, un racconto incrociato delle storie di Napoli e Milano, cioè della capitale dell’Italia preunitaria e quella postunitaria, due città che hanno dialogato dal Quattrocento all’Ottocento, scambiandosi cultura. Con l’Unità questo dialogo si è interrotto e Milano ha preso il posto di Napoli. Il libro è una dettagliata narrazione dal Rinascimento ai giorni nostri.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Nasce dai miei approfondimenti sulla storia d’Italia e sulla Questione meridionale. Mi definisco un ricercatore storico, non certo uno storico, e spulciando negli archivi e nelle emeroteche ho scoperto molte cose interessanti che ho deciso di mettere a disposizione di tutti. La scrittura è più una missione che una passione.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Due anni di lavoro, di ricerche, di letture, di approfondimenti specifici come, ad esempio, quelli su testi francesi del Settecento per ricostruire la storia del Teatro e i rapporti tra il Teatro San Carlo e il Teatro alla Scala. È stato un viaggio nel tempo, e ho visto cose davvero molto interessanti nelle due città, ma anche a Roma, Torino e Firenze.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Scrivo saggi storici e non me la sento di accostarmi a qualcuno. Se conoscete un autore che spiega la storia profondamente con un linguaggio asciutto e comprensibile, allora potete accostarmi a quello.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Direi l’opera di Mozart, che fu sia a Napoli che a Milano. E la alternerei ai grandi musicisti della Scuola del Settecento Napoletano, dai quali Mozart trasse tantissimo.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Se davvero avete sete di conoscenza della storia d’Italia, di quella di Napoli e di Milano, provate a leggere il mio ultimo libro e vi assicuro che ne uscirete sorpresi.