Intervista a Beatrice Giai Gischia, autrice de “In mezzo al mare scuro come vino”
Beatrice Giai Gischia insegna Materie letterarie, Latino e Greco al Liceo Classico di San Donà di Piave. Ha collaborato per anni con giornali e riviste locali, scrivendo articoli di cronaca e di cultura. Ama lo sport, la natura, i viaggi e l’archeologia. In mezzo al mare scuro come vino è la sua opera prima, ma ha ultimato da poco il suo secondo romanzo, ambientato sempre nell’antichità.
Parliamo subito del tuo libro In mezzo al mare scuro come vino. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
È la storia di Eirene, una giovane ragazza greca che vive nell’Atene del V sec.a. C. Nonostante sia di umili origini, riesce a imparare la scrittura e a commerciare, visitando luoghi e città che mai avrebbe pensato di conoscere, in un’epoca in cui le donne erano molto discriminate e non avevano alcun diritto. È il simbolo della forza di volontà e del coraggio, un ottimo esempio anche per noi.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Sono insegnante di liceo ma ho collaborato per tanti anni con quotidiani e giornali settimanali. Insomma ho fatto esperienza sul campo, il giorno dopo la laurea, ricordo ancora il mio primo articolo di cronaca … esperienze che non si dimenticano. Poi ho scritto racconti e questo è il mio primo romanzo.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Essendo un romanzo storico, ci ho impiegato molto tempo. La storia greca è la mia passione, ma quando si scrive, bisogna parlare delle abitudini e della quotidianità della gente in modo immediato, preciso e nello stesso tempo accattivante. Bisogna creare un’ambientazione verosimile trasportando il lettore in quell’epoca.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non mi sento di assomigliare a nessuno, ma il mio idolo è Valerio Massimo Manfredi, che per me è il re del romanzo storico italiano.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Le musiche di Mango, perchè, ascoltandole, sembra di essere trasportati in mezzo al Mediterraneo proprio come fa la protagonista del mio libro.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
“In mezzo al mare scuro come vino” è un verso di Omero, ma anche il libro di Beatrice Giai Gischia! Leggi la prima pagina e metti “mi piace” sulla mia pagina Facebook.