Intervista a Matteo Pirro autore de “Resta in piedi anche se in piedi non resta nulla”
Matteo Pirro nasce a Civitanova Marche, il 03 Marzo 1992, ha iniziato a scrivere all’età di 22 anni e ha pubblicato il suo primo libro, edito dalla BookSprint edizioni “Resta in piedi anche se in piedi non resta nulla” nel Novembre 2017.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
“Resta in piedi anche se in piedi non resta nulla” è il titolo del mio libro. Il titolo è una dedica forte quanto forte è stato il terremoto che ha colpito gran parte delle Marche, e oltre. Dentro questo libro ci sono tante storie, tante scosse, tanti terremoti. E non parlo di quei terremoti che fanno cadere le cose, le case. Parlo di quei terremoti che fanno crollare le persone, i cuori.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Il mio amore per la scrittura nasce dall’odio, dalla rabbia interiore. Dal non ascolto. Dalla solitudine. Quando si è soli ci si riempie la testa ed il cuore di pensieri per sopperire a qualunque mancanza, assenza. E io ero stufo di riempirmi di cose e persone senza dare a loro un senso, un luogo, un posto fisso. Così ho iniziato a scrivere, così ho iniziato a renderle eterne.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho scritto e pubblicato il mio libro in un anno, o circa. Scrivere è come restare nudi di fronte al mondo. E il mondo ti vede. Ti giudica, nota i tuoi difetti, le tue ferite, le tue cicatrici, le tue storie.
Ho scritto gran parte del libro nel momento peggiore della mia vita.
E allora la mia salvezza è stata quella di aver avuto il coraggio d’inventarmi una via d’uscita.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Amo follemente Alessandro Baricco. Credo che non ci sia nulla di più bello, di leggere la vita così come ce la racconta lui. Baricco per me è sicuramente fonte d’ispirazione.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Non ho dubbi. Ludovico Einaudi. Nuvole Bianche. E non riesco nemmeno a spiegarne i motivi. Certe emozioni non si possono descrivere.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Abbiate il coraggio di vivere la vostra vita come un’opera d’arte e non come una copia messa in mostra.