Intervista a DANIL, autrice de “L’Orologio e l’Incantesimo del Tempo”
Fin da piccola la creatività è stata un aspetto della sua personalità ribelle, che ha prevalso su tutti gli altri. L’ha portata a immaginare e a creare le sue opere improvvisate, che pian piano prendono forma, con eclettiche tipologie di arte, rispecchiando l’ispirazione del momento. Molto attenta ai dettagli, Danil cerca di ascoltare, capire e percepire la realtà che la circonda, per trasmettere emozioni.
Parliamo subito del tuo ultimo libro, L’Orologio e l’Incantesimo del Tempo. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
“L’Orologio e l’Incantesimo del Tempo” è una Fiaba Senza Età per grandi e per piccini. C’era una volta un paesino di nome Pendula con bizzarri personaggi: il Sindaco Verdecampi, il riccone del paese Don Tirchiotto e tanti altri. C’erano Doroty, l’orologio magico della Torre e Speranza, la bambina folletto con il suo amico fidato, il cane Leo, e saranno proprio loro ad aiutare la piccola cittadina.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Mi definisco un’artista “bizzarra”: mi diverto a giocare di penna e a schizzare in punta di matita. Tutto ciò che è “forma artistica” mi appassiona e quando riesco, fermo l’attimo con i mezzi che ritengo più opportuni: scritti, disegni, foto. La mia arte è nata con me, senza un motivo, senza un perché… da sempre, poi con il tempo è andata affinandosi, sintetizzando il mio “Io” più profondo.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Per scrivere il “corpo” di questa fiaba ho impiegato meno di un’ora: le parole cadevano giù a cascata ed io cercavo di raccoglierle prima che mi scivolassero via. Nei giorni successivi ho affinato e redatto il manoscritto definitivo. L’atmosfera: un pomeriggio in ricordo del tragico evento del terremoto ad Amatrice del 24 agosto 2016 e di un aiuto speciale per i bambini di questa terra ferita.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Antoine de Saint-Exupéry, è lui con il romanzo “Il piccolo Principe”, che mi ha ispirato. Mi piace molto il suo modo particolare di esporre e di scrivere. Vorrei che ogni mio scritto, fosse un “Il piccolo Principe” in miniatura.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Pearl Harbor – Tennessee.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
… Semplicemente un pensiero… nel vagare degli eventi che si susseguono… ed è il CAOS!