Intervista a Laura La Sala, autrice de “Uomini: questi sconosciuti”
Laura La Sala, casalinga, scrive narrativa, poesia, favole per bambini, proverbi e detti Siciliani. Ha partecipato a diverse rassegne culturali, ha vinto molti premi in tutto lo stivale, ma rimane la donna di famiglia di sempre, si dedica al volontariato con Unitalsi. Il suo primo amore sono i figli e il marito, la scrittura che le prende anima pancia e cuore.
Parliamo subito del tuo ultimo libro, Uomini: questi sconosciuti. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
“Uomini: questi sconosciuti” è ambientato negli anni 50-60… epoca in cui la donna era sottomessa all’uomo e ne subiva umiliazioni e a volte succedevano delle tragedie soltanto perché c’era quel tipo di uomo che non aveva rispetto per la famiglia, ma neanche per se stesso. Questo libro tratta due racconti, con un filo conduttore (l’uomo) non generalizzando l’essere. Dico uomo come essere umano.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Nel mio primo libro “La bambolina di pezza” autobiografico, da autodidatta ho cominciato a scrivere cosi:”Non ho avuto il tempo di sognare: si dice che chi non sogna non ha avvenire, non è vero. Io non ho avuto il tempo. Ecco fin da bambina ho fatto da madre ai miei 4 fratelli, avevo soltanto 12 anni…ma tanta voglia di studiare,ma purtroppo non ho potuto.Ma amavo leggere e scrivere.”
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Questo libro l’ho scritto da molti anni, ma nel frattempo ho pubblicato altre cose come la poesia e libri di narrativa, per ultima delle favole. Sono casalinga dopo le mie faccende mi metto nel mio studio e cavalco la fantasia, anche di notte scrivo versi.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Da giovincella ho mangiato pane e LIALA: scrittrice di romanzi rosa, ne ho imparato i particolari, ma non la trama, i miei romanzi sono più attuali a volte anche tragici, ma sempre con il filo conduttore dell’amore e dei valori.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Diciamo un’opera: “La boheme” di Giacomo Puccini.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Ciao ragazzi, non è mai troppo tardi per incominciare, la vita incomincia a cinquant’anni. Sognare non è peccato.