Intervista a Nunzio Di Bernardo autore de "Poesie con l'infradito" - RecensioniLibri.org Intervista a Nunzio Di Bernardo autore de "Poesie con l'infradito" - RecensioniLibri.org

Intervista a Nunzio Di Bernardo autore de “Poesie con l’infradito”

Poesie con l'infradito Nunzio Di BernardoNunzio Di Bernardo, nasce a Napoli nel 1974 sotto il segno del capricorno. Ha collaborato con diverse associazioni culturali e conseguito diversi premi di poesia. Ha svolto volontariato a L’Aquila nel 2009 e in Bielorussia. Ha pubblicato “Poesie con l’infradito” con Giammarino editore. Si è diplomato al serale nel 2013. 

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

È una raccolta multitematica di 77 poesie che parlano del quotidiano vivere di tutti coloro che quotidianamente vivono. È forse questo il motivo per cui chi lo legge si rispecchia e si incanta. Il titolo leggero si scontra con un contenuto forte scritto con un linguaggio semplice.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Un giorno indossavo una t-shirt con su scritto “POESIA DI MAGGIO Maggio rutt’ o…” Un amico mi invitò a partecipare ad un concorso di poesie, non con quella sulla maglietta ovviamente. È così che ho cominciato. Per gioco. Adesso è la poesia che gioca con me. Parlare di me è facile ma non per me. Ci provo. Sono un tipo impacciato, timido e passionale. Forse troppo altruista. Amo ridere e scherzare.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

20 anni. Perché in questo libro ci sono raccolte poesie da quando ho iniziato a scrivere fino al giorno in cui ho smesso. Abito vicino al mare ma anche vicino ad un parco multipanoramico. Poi ho avuto la fortuna di svolgere del volontariato sia in Italia che all’estero. Infine gli amori che mi hanno segnato. Ora sono single in attesa della donna ideale se esiste.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Ungaretti, Merini. Mi piacciono molto. Solo dopo tanti anni ho iniziato a leggere altri poeti. Non per presunzione. Non mi appartiene. L’ho fatto per non contaminarmi e per crearmi uno stile personale. Ho sempre scritto con la terza media in tasca. I paragoni non li faccio mai. Ognuno scrive del proprio vissuto nella propria epoca.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Dipende. Per quelle d’amore, il tempo delle mele. Per quelle sui bambini, Alberi di Gragnaniello-Mannoia. Per quelle su Napoli, Napul’è di Pino Daniele. Per quelle sulla poesia, i poeti di Nuti-Merini. Anche se le poesie non vanno lette con la musica ma con l’emozione personale.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Non so davvero cosa dirvi. Siete in tanti. Io, quando devo dire qualcosa di importante, per farmi ascoltare, scrivo poesie. Mi è venuta un’idea. Leggete il mio libro. Mentre mi leggerete, Io, sarò dentro di voi. Sarò il vostro stato d’animo.

Autore: Redazione

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