Intervista a Antonella Bastone, autrice de “Le fiabe raccontate agli adulti. Storie di ieri e di oggi per la formazione”
Antonella Bastone, autrice dell’opera Le fiabe raccontate agli adulti. Storie di ieri e di oggi per la formazione (Gruppo Editoriale L’Espresso), è una Pedagogista di Torino, laureata in Scienze dell’Educazione e in Formazione dei Formatori. Svolge da molti anni attività di formazione e ricerca in campo psicologico, educativo e sociale, presso enti pubblici e privati.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il mio libro è un saggio, con il quale ho vinto il primo premio sezione saggistica del concorso Keywords L’Espresso del 2014. Il saggio affronta il ciclo di vita dell’individuo (la nascita, le genitorialità, la relazione di coppia, il tempo del lavoro e della formazione, la morte) attraverso il contributo delle fiabe tradizionali e moderne, con lo scopo di rintracciarne insegnamenti significativi.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
L’amore per la scrittura nasce in realtà dalla passione per l’ascolto dei racconti orali. Nella mia famiglia, quando ero bambina, gli anziani significativi del parentado erano degli abilissimi narratori, pur essendo analfabeti, capaci di incantare le generazioni più giovani con il dono della parola. Aldilà del possesso di strumenti culturali elaborati, ho compreso il valore relazionale delle storie.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Il libro è nato in realtà in aula, sono pedagogista e formatrice, e mi ero accorta di adottare metafore tratte dalle fiabe e storie più note per esprimere i concetti di cui parlavo. Allora ho pensato che questo patrimonio antichissimo potesse ancora parlare all’uomo contemporaneo.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non riesco ad individuare un autore di saggistica a cui ispirarmi. Piuttosto, data la natura intrinsecamente investigativa del mio libro sulla natura umana, lo associo alle figure del grandi esploratori ed avventurieri del passato.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Forse la colonna sonora del film La storia Infinita, un libro che ha avuto un’importanza centralissima nella mia infanzia e che ha alimentato l’interesse per il potere delle storie.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Il più grande contributo delle storie è il potere relazionale: una storia letta, ascoltata o raccontata è un dono insostituibile che una persona può fare a se stessi o agli altri