Intervista a Maria Antonietta Benedettelli, autrice de “SMS dal paradiso. Un angelo ti scrive”
Maria Antonietta Benedettelli, coniugata, madre di due figlie, ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose presso l’Istituto Superiore Scienze Religiose “Redemptoris Mater” di Loreto, Pontificia Università Lateranense. Insegnante di Religione e catechista in varie diocesi italiane. Collabora col settimanale della diocesi di Piacenza. Ha commentata il Vangelo nell’emittente televisiva locale. Nell’intervista in esame ci parla del suo SMS dal paradiso. Un angelo ti scrive.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Storia di una giovane donna di origine irlandese, Tess, trasferitasi in Italia. Per un anno ha la possibilità di incontrare il suo angelo custode Aís in forma umana, che le scrive anche degli SMS. Il romanzo presenta un percorso di rinascita umana e spirituale, dopo le vicissitudini e sofferenze di vario tipo vissute dalla protagonista.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Da sempre amo leggere e scrivere. L’occasione di esprimermi è venuta dalla possibilità di scrivere per il settimanale diocesano un buon numero di articoli relativi alla Sacra Scrittura, o comunque di catechesi in generale. Sembrerà semplicistico, ma questa opportunità donatami è andata un po’ a disseppellire qualcosa che era già presente in me.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho iniziato per il desiderio di dare dei messaggi, ma volevo farlo in modo creativo. All’inizio non pensavo di scrivere un libro, ma i personaggi hanno cominciato a vivere di vita propria, mi bastava pormi in loro ascolto e trascrivere sulla carta. È bellissimo provarlo. In un periodo in cui sono rimasta a lungo a casa dal lavoro per motivi di salute, ho concluso il mio libro. Due anni più o meno.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Come paragonarmi ad altri scrittori…? Mi viene in mente il romanzo di W.Paul Young “Il rifugio”, in cui il protagonista incontra e discorre addirittura con Dio, come una persona reale. Egli riceve risposte a domande e al suo dolore. Ecco, lo stesso intento del mio libro. Con la speranza di aver reso il tutto… accattivante.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
In verità a termine del libro ho indicato varie canzoni che mi hanno ispirato, e che sono presenti anche dentro al racconto. Se dovessi sceglierne una, a mo’ di colonna sonora finale, sarebbe sicuramente “May the road”, cantata da Lori True. È la trasposizione in musica della “Benedizione del viaggiatore” scritta da S. Patrick, patrono d’Irlanda.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Il cielo non è così distante dalla terra… Voglio liberare le tue ali, ricordarti come si vola, far sorridere la tua anima.