Intervista a Emme X, autrice de "Non fidarti del buio" Intervista a Emme X, autrice de "Non fidarti del buio"

Intervista a Emme X, autrice de “Non fidarti del buio”

Emme X  è nata nel 1977. Da sempre amante sia della lettura sia della scrittura, soltanto negli ultimi anni si è sentita davvero pronta per debuttare come autrice. Scrivere, per lei, è un istinto animale. È una sognatrice cronica e per questo ama i romanzi, i colpi di scena, gli amori struggenti e impossibili. Si definisce “l‘autrice che sussurra i sentimenti“.

Parliamo subito del tuo ultimo libro Non fidarti del buio. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Vivien è una donna segnata dalla perdita prematura del padre: ha assistito al suo omicidio. La mente di Vivien, da quel momento è segnata dal buio, un’amnesia che non le permette di ricordare esattamente quello che ha visto. Vive nel terrore che qualcuno possa farle del male, ha frequenti attacchi di panico. Non può fidarsi di chi le sta accanto. Tresche, vendette, passione. Romantic suspense.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

La passione per la scrittura, nasce fin da piccola, ma solo negli ultimi anni mi sono sentita pronta ad affrontare il debutto. Nasce principalmente dalla necessità di esternare sentimenti ed emozioni, vivere tante vite e conoscere – attraverso i personaggi – nuovi amici. Mi piace farli vivere, plasmarli, condividere le emozioni. La sensazione di benessere che ne deriva, alimenta le mie giornate.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Questo libro è nato dall’idea di creare un personaggio che soffrisse di attacchi di panico. Ho impiegato un anno e mezzo per concluderlo. Non è stato facile far collimare le varie situazioni, fino a chiudere il cerchio. L\ho scritto di notte, in silenzio, con un grande bisogno di concentrazione per inserire ogni tassello al posto giusto. Non è stato facile entrare nella mente della protagonista.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Sì, ho uno stile che mi rappresenta. Cerco di essere intensa ed emozionante per arrivare al cuore del lettore, mirando dritto al punto, senza tediare o tergiversare in inutili situazioni. Adoro Colleen Hoover, ma non potrei mai paragonarmi a lei. Mi piacerebbe riuscire ad avere un briciolo della sua empatia per coinvolgere i lettori ed emozionarli. Ci vogliono cuore, passione, dote e originalità.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Dimming red – Nuvole bianche di Ludovico Einaudi (musica per pianoforte) e Always di Bon Jovi

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

“La scrittura è un dono non perché ti permette di scrivere correttamente, ma perché ti consente ti dare un senso alla tua vita”. Joel Dicker – La verità sul caso Harry Quebert

Autore: Redazione

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