Intervista a Claudio Paganini, autore de “Destini Incrociati”
Claudio Paganini è una guardia giurata che nasce a Genova il 10 settembre 1963. Pubblica nel 2007 “Quarta dimensione” e nel 2012 “Pandemia“. Nel 2013 “I custodi del Destino” e “11 piccole ombre“mentre nel 2014 “Il bacio di Vlad” e “Wiccan“. Nel 2015 “Nemico nell’ombra” e “La verità dei vinti” seguito nel 2016 da “Igat_She la Viaggiatrice” che completa la trilogia wiccan.
Il 2017 è l’anno di “Destini Incrociati“
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca
Luca è un bimbo speciale, nato nella notte in cui il mondo dei morti si sovrappone al nostro. Alla nascita il suo destino si lega a quello di una fanciulla vissuta secoli prima, morta nel tentativo di sigillare l’ultima porta degli inferi ancora aperta in un paesino dell’entroterra ligure: Triora. Toccherà a lui terminare l’opera della giovane strega e ristabilire finalmente l’equilibrio.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Scrivere è un bisogno primario, come respirare, una fame che ti consuma dentro e ti spinge a vivere avventure, a conoscere personaggi incredibili, a cercare di trasmettere tutte quelle emozioni che provi mentre sei davanti alla tastiera. È nata come conseguenza logica dell’amore per la lettura, per il bisogno di trasmettere quello che provavo io “vivendo” le avventure che leggevo nei libri.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Questo libro nasce dalle foto di un’amica, dalle sensazioni che mi hanno trasmesso. Ho impiegato quasi un anno a scriverlo perché le ricerche preliminari sono state lunghe e laboriose. Il processo alle streghe di Triora mi ha talmente colpito al punto di rivivere mentalmente quella triste storia scrivendo il romanzo quasi senza rendermi conto di dove realmente fossi, se a casa oppure li, nel 1589
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
È difficile paragonarsi a qualcuno, specie se gli autori che hai sempre letto sono dei maestri nel loro campo. Naturalmente ci sono Tolkien e Stephen King ma anche autori italiani come Valerio Evangelisti e Licia Troisi per citarne solo due. Il mio libro potrebbe avere delle affinità con a “La storia infinita” di Michael Ende per questo sovrapporsi continuo di due mondi distinti eppure simili
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Visto che il romanzo si alterna tra il presente e il passato, sceglierei per il primo delle musiche di Giovanni Allevi o di Ludovico Einaudi, dolci, a volte intense e ricche di suspense, per i periodi più remoti qualcosa di gotico tipo Carmina Burana.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Leggete anche i romanzi di scrittori esordienti, perché a volte trasmettono una carica emotiva unica, speciale, irripetibile e leggete anche i miei libri sperando che riescano a farvi sentire tutte le emozioni che ho provato io a scriverli.