Intervista a Marco Candiani, autore de “Fatta per vivere nell’ombra”
Nato a Busto Arsizio nel 1963, Marco Candiani ha frequentato studi di teologia e drammaturgia. Attualmente insegna religione presso il liceo artistico di Busto a. ed è autore di Terzocinema
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Manuela, 34 anni, soffre di sclerosi multipla, sta per prendere servizio come insegnante di ruolo, ma l’acuirsi della malattia, proprio in quel momento, le impedisce di firmare il contratto. Vive una sorta di immobilismo che le permetterà di vedere meglio ciò che le accade attorno, leggere meglio i suoi rapporti con il fidanzato, con la madre e con l’amica, l’unica a costituire il porto sicuro dove approdare.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Nasce dalla lettura, poi dallo studio, dall’amore nei confronti della Storia, delle mille storie che viviamo e che incontriamo.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Tre mesi per scriverla. Questo romanzo è nato da un incontro come quasi tutte le storie che scrivo. Scritto nel rumore di un’auto parcheggiata a caso lungo la strada che mi portava da un cliente ed un altro in un anno vissuto grazie al lavoro di riflessologo. Ora sono tornato a fare l’insegnante di religione al liceo artistico della città in cui vivo.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non ho alcun dubbio: Dostoevskij. Si certo, è una battuta. Comunque rimane per me l’autore più importante di tutti i tempi. Non è semplice rispondere a questa domanda. Credo che ognuno sia nel suo genere unico come nella vita, ma se dovessi sforzarmi ad individuare un autore a cui potrei avvicinarmi, forse Heinrich Boll, per il suo modo di narrare, poetico e realista… anche questo è esagerato.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
in questo momento non saprei.. ma utilizzerei una canzone di Bob Dylan, ma quale? Beh, se la cosa dovesse andare avanti ci metterò un po’ più di impegno. Mi è venuta in mente: Wedding song … io t’amo più che mai, più del tempo e più dell’amore …
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
‘Fatta per vivere nell’ombra‘ è un libro che non dovrebbe stare nell’ombra, perciò mi rivolgo a voi perché possiate tenerlo sul vostro comodino per leggerlo al mattino appena svegliati.