Intervista a Laura Radiconcini, autrice de "Il Pellegrinaggio" Intervista a Laura Radiconcini, autrice de "Il Pellegrinaggio"

Intervista a Laura Radiconcini, autrice de “Il Pellegrinaggio”

Laura Radiconcini, romana ma con ascendenze statunitensi, è stata per più di trent’anni dirigente di un’organizzazione ambientalista internazionale e, da giovane, attiva partecipante ai movimenti per i diritti civili, in particolare divorzio, aborto e obiezione di coscienza. La passione per i vampiri risale al periodo dell’adolescenza, ma ha trovato modo di esplicarsi solo in questi ultimi anni. 

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Genere storico-fantasy. AD 1353. Un pallido monaco convince un gruppo di pellegrini ad abbandonare la Via Francigena e a seguirlo verso un oscuro santuario. Non sanno che lì una potente congrega di vampiri li attende affamata. Tra i penitenti c’è però chi suscita nel suo cuore sentimenti completamente nuovi, sino a farlo dubitare della sua stessa natura e della missione di morte che deve compiere.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Sono già nonna, e ho cominciato a scrivere storie molto tardi. Prima facevo tutt’altro. Inizialmente scrivevo fanfiction di Twilight in inglese poi, incoraggiata da amici e parenti, ho provato a pubblicare una storia mainstream. Aiutata dal mio agente sono riuscita a trovare Il Ciliegio, un editore piccolo, ma non a pagamento.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Qualche mese, molto lavoro di ricerca storica, poi tanto editing, prima per la versione italiana e ora per quella inglese, che vedrà la luce tra un paio di mesi. Negli ultimi quattro anni sono riuscita a conquistarmi uno studio tutto mio (prima scrivevo in camera da letto), e passo molte ore davanti al computer anche perché sono una forte lettrice ma ho abolito il cartaceo da casa mia. 

LEGGI ANCHE:  Intervista a Filippo Tofani, autore di “Da qualche parte in Toscana”

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Twilight per l’idea di vampiri biologici, cioè non soprannaturali e necessariamente, direi volontariamente, malvagi, ma creature appartenenti ad una specie diversa, alieni insomma, ma dotati di ragione e quindi, talora, capaci di scelte etiche. Il mio libro è un omaggio a Il Nome della Rosa – il protagonista si chiama Adso – così come Eco ha reso omaggio a Conan Doyle.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Adso ha una voce bellissima e canta in Gregoriano.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Nel mio libro ho messo una mail. Dalla fanfiction ho imparato a dialogare coi lettori. Se mi leggerete poi contattatemi, con l’email o con Facebook.

Autore: redazione

Condividi Questo Post Su