Intervista a Giuseppe Montrone autore de “Il Viaggio di Maria Guerra e altri racconti”
Giuseppe Montrone, autodidatta, è nato a Laterza (TA). È autore di racconti, fiabe, poesie, testi teatrali. Si interessa di teatro, dialetto e tradizioni popolari. Ha pubblicato il racconto “L’uomo che suonava il silenzio”, nell’antologia “Saudade” di AA.VV. (Bevivino Editore), la silloge poetica “Il ragazzo che regalava fiori” e “Il Viaggio di Maria Guerra e altri racconti” (Vertigo Edizioni).
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Si tratta di una raccolta di 14 racconti brevi di genere diverso. Perlopiù sono racconti intimisti, ma c’è anche “I reticenti” che è un giallo-noir. Il racconto principale, quello che dà il titolo alla raccolta, racconta la storia di una vedova del Sud Italia, Maria Guerra, che intraprende un viaggio in un’ipotetica Spagna, alla ricerca della figlia scomparsa. Le accadrà qualcosa di inaspettato.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Il mio amore per la scrittura nasce sin dalla mia tenera età. È una passione direi innata. Marinavo spesso la scuola per scrivere, restandomene a casa e armandomi di carta e penna. Ho scritto il mio primo racconto all’età di circa nove anni. Si trattava di un racconto giallo, sono sempre stato appassionato di questo genere.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Trattandosi di una raccolta di racconti, indipendenti l’uno dall’altro, è stata concepita in tempi diversi, nell’arco di dieci anni. Non scrivo mai di getto ma elaboro il lavoro mentalmente, per strada, mentre mangio, prendendo appunti anche di notte.
Nella fase dell’ispirazione prendo appunti ovunque, anche sui tovaglioli in un bar. Poi passo alla fase della scrittura, chiuso nella mia stanza.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Trovando delle forti analogie tra il Sud Italia, dove sono nato e vivo, e il Sud America, mi sento molto vicino a scrittori come Gabriel García Márquez o Jorge Amado, per la magia ispirata dai luoghi. Inevitabilmente mi ispiro a loro. Ma apprezzo molto anche lo stile di Dino Buzzati, amo soprattutto i suoi racconti brevi, inquietanti. Credo che questo autore mi abbia in qualche modo influenzato.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Trattandosi, come già detto, di racconti diversi fra loro, sceglierei brani di diverso genere musicale, spaziando dalla musica classica al rock. Per quanto riguarda il racconto principale, ossia “Il Viaggio di Maria Guerra”, sceglierei un brano passionale, senza dubbio “Historia de un amor”, che è poi la canzone che canta uno dei personaggi, anche se all’interno del racconto non viene specificato.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Saluto tutti i lettori della community, con la speranza di averli incuriositi con una delle mie più grandi passioni.