Tesi sull’esistenza dell’amore
Tesi sull’esistenza dell’amore di Torben Guldberg è un romanzo, o più precisamente è una favola per adulti, che ha come scopo quello di interrogarsi su cosa sia l’amore. Ci si interroga ripetutamente per cinque secoli, dal Cinquecento fino al Novecento, con un breve epilogo nel Duemila.
La voce narrante sopravvive al trascorrere del tempo e in questo suo lungo viaggio incontra vari personaggi, ognuno dei quali è dedito ad una passione particolare, che l’autore individua in una determinata caratteristica per ogni secolo della storia umana. Unita a questa passione “epocale” c’è la ricerca personale dell’amore, come risposta alla propria vita. E’ come se l’autore tentasse di unire l’universale con il particolare, la storia umana con la storia individuale, dove la cifra dell’amore è il centro e il fil rouge nello scorrere dei secoli.
Una domanda, quella sull’amore, alla quale non c’è una risposta, o meglio, come scrive l’autore alla fine del libro: “la risposta è nella domanda stessa”.
E continua: “Ma la scrittura mi ha aiutato a chiarire anche questo. Mi sono reso conto che non si è assolutamente in grado di porre una domanda senza essersi prima fatti un’idea dell’oggetto della propria curiosità. Forse voleva dire proprio questo. O anche questo. Ho avuto un’idea dell’amore dallo stesso momento in cui posi la domanda. E cinquecento anni fa cominciai di nuovo a chiedere”.
La conclusione, o come si suol dire, la morale della favola, è che per trovare la risposta alla domanda “E’ questo l’amore?” occorre ascoltare.
“Mi sono seduto, e ho scritto. Non perché adesso ho trovato la risposta alla mia domanda, tutt’altro. Ma per ascoltare. Di nuovo”.
Una scrittura lenta, che invita alla riflessione, quella del nostro giovane autore danese. Questo suo libro d’esordio è riuscito a posizionarsi in testa alle classifiche danesi e sta uscendo in varie traduzioni in Europa e non solo.
Elisa Sanacore
Marzo 16, 2010
io l’ho appena iniziato e sono un po’ perplessa…..c’è qualcun’altro che lo ha letto e mi dice cosa ne pensa?
Marzo 17, 2010
Ciao Angela, in effetti il testo non è di facile lettura, non nel senso che non sia scritto bene, ma nel senso che occorre un po’ di tempo per entrare dentro alla logica e alla struttura generale.
E’ un testo che non dà risposte, anzi interroga il lettore e lo “obbliga” a cercare da sé una risposta.
Parafrasando una frase dell’autore: “Mi sono seduta, e ho letto. Non perché adesso trovo risposte alla mia domanda, tutt’altro. Ma per ascoltare. Di nuovo”