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Ultimo Appello | Steve Cavanagh. Il ritorno di Eddie Flynn

ultimo appelloRitorna in libreria Steve Cavanagh con il suo personaggio ormai consolidato Eddie Flynn. A due anni dall’esordio l’avvocato, ex truffatore, simbolo che il cambiamento nella vita è possibile ritorna a far simpatia ai lettori che potranno ritrovarlo nell’ultima opera letterari di Cavanagh, “Ultimo appello”.

Per chi dovesse incontrare per la prima volta Eddie Flynn non abbiate paura, saprete tutto di lui nelle prime 15 pagine del libro, e sarà proprio lui a raccontarsi mentre descrive accuratamente la scena in cui tentano di sparargli.

Inizia così il libro di Cavanagh, con il nostro protagonista alle prese con una situazione alquanto complessa. È appena terminata una sparatoria e lui, ancora vivo, assiste immobile alla vista di una mano che, tenendo ben salda una piccola pistola, vuole finire quello che ha cominciato e cioè uccidere.

In questo breve capitolo iniziale, Flynn ci dice tutto quello che dobbiamo sapere di lui.

Ex truffatore, ex imbrogliane dopo 15 anni di onorata carriera decide di abbandonare la strada per diventare un avvocato.
Un professionista serio, che sfrutta il suo know-how per circuire giudici e giurie ma che, esattamente 48 ore prima, commette un errore, un imbroglio che sembra costargli la vita.

“Avevo smesso di essere un imbroglione da quattordici anni. Non ero più Eddie Flynn il truffatore, ma Eddie Flynn l’avvocato. E le capacità che avevo acquisito in strada potevano essere facilmente sfruttate anche in aula. Invece di imbrogliare direttori di sala nei casinò, allibratori, compagnie assicurative e spacciatori, esercitavo il mio mestiere contro giudici e giurie, ma non l’avevo mai fatto contro i miei clienti. Almeno fino a due giorni prima.”

Con maestria, l’autore ci conduce direttamente sulla scena, nel vivo della vicenda per riportarci indietro, per poi accompagnarci nel punto esatto in cui tutto ha avuto inizio, 48 ore prima dello sparo, come se ci invitasse a spiare da un buco della serratura.

Ci ritroviamo, improvvisamente, nello studio dell’avvocato Flynn dove dei tizi poco raccomandabili hanno forzato la serratura e stanno frugando tra i suoi documenti.  Non sono né ladri, né delinquenti.
In realtà ci troviamo dinanzi a degli agenti dell’ FBI
che, senza troppi giri di parole, annunciano all’avvocato il suo nuovo caso: difendere David Child – creatore di Reeler, un social network che in poche settimane ha sbaragliato persino Facebook – accusato dell’omicidio della fidanzata Clara Reece, crivellata da molteplici colpi di pistola nell’appartamento newyorkese del giovane multimilionario.

Sulla sua colpevolezza è concorde anche l’FBI che obbliga Flynn ad assumerne la difesa con lo scopo di convincerlo a testimoniare contro i suoi stessi avvocati.
Perché? Il giovane magnate, secondo l’agenzia di spionaggio americana, è reo di aver ideato un software per la sicurezza dei depositi bancari per un noto studio di avvocati dal nome Harland e Sinton.
L’FBI è certa che questo software, però, ripulisca anche il denaro sporco, consentendone il riciclaggio.
Per costringere Flynn ad accettare l’ingaggio, l’agenzia federale usa un argomento molto convincente: è in grado di produrre prove certe che incriminerebbero anche la sua ex moglie, lei stessa avvocato nello studio di Harland e Sinton, per riciclaggio.
Eddie Flynn non ha alternative, pur di salvare la donna che ancora ama, accetta di difendere l’indifendibile cliente.

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Un legal thriller in cui motore di tutto è sempre e comunque l’amore.
Flynn viene ricattato e deve cedere a tal ricatto per difendere e salvare la sua ex moglie di cui è ancora innamorato e per la quale nutre ancora delle speranze.
Un amore tra due persone completamente diverse come il giorno e la notte, appartenenti socialmente a due mondi opposti. L’alta società è il mondo di lei, prostitute e bassifondi quello di lui, ma nonostante questo l’amore li spinge a sposarsi: ben presto, però, le differenze tenute nascoste ritornano a galla, portando alla fine del loro matrimonio.

“Dal lato di Christine c’era la New York bene, l’élite di Manhattan: proprietari di giornali, chef famosi, milionari del settore immobiliare, avvocati, modelle ed esponenti dell’alta società, qualunque cosa quest’espressione significhi. Dal mio lato c’erano il giudice nonché mio mentore Harry Ford, un avvocato corrotto nonché mio socio Jack Halloran, un’ex prostituta alta uno e ottanta di nome Boo, quattro uomini d’onore con le loro incredibili mogli e il loro capo Jimmy «Cappello» Fellini, una coppia di miei vecchi compagni d’intrallazzi, e per finire la mia ex padrona di casa, la signora Wachowski, che se non altro compensava l’immagine poco rassicurante degli altri invitati”Ultimo appello

Ma questo non fa demordere Flynn che nonostante non faccia più parte della vita della moglie non riesce a tirarsi indietro da questo ricatto anche quando, dopo il primo colloquio, si convince dell’innocenze di Child.

Il personaggio di Eddie Flynn è sicuramente positivo e pieno di speranze per tutti coloro che intraprendono un percorso di riscatto personale, una vera e propria redenzione che in questo libro riesce a pieni voti.

Cavanagh in 454 pagine, che scivolano via in un crescendo di colpi di scena e suspense, riesce a coinvolgere il lettore nella storia, facendolo immedesimare non solo in Flynn ma anche il Child che si rivela il secondo grande protagonista del romanzo.

La trama è accattivante, la narrazione è lineare e ricca di scene d’azione degne di un gran bel film. Tante le domande a cui Cavanagh deve dare delle risposte: Flynn ha ragione nel considerare Child innocente o è in realtà un assassino? Chi è la fidanzata uccisa? Cosa vuole in realtà l’ FBI?
Un legal thriller avvincente e che vi terrà incollati fino all’ultimo appello…

Autore: Oriana Giraulo

Giornalista, social Media Manager e divoratrice di libri convulsiva. Il primo libro che ho letto è stato "Il nome della Rosa", mentre quello che mi ha cambiato la vita "Il Maestro e Margherita". Nata nel 1986 a Salerno nella mia borsa non manca mai un libro nella quale mi immergo perché vivere solo una vita per me sarebbe troppo noioso.

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