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Tredici | Jay Asher

“Ciao, sono Hannah. Hannah Baker. Esatto. Non smanettate su qualunque cosa stiate usando per ascoltare. Sono io. In diretta e stereo. Nessuna replica, nessun bis e questa volta assolutamente nessuna richiesta. Mangia qualcosa e mettiti comodo, perché sto per raccontarti la storia della mia vita. Anzi, più esattamente, il motivo per cui è finita. E se tu hai queste cassette, è perché sei uno dei motivi”.

Chi di noi negli ultimi mesi, non ha avuto modo di vedere o ascoltare questa frase, vagando tra social et similia?

Con una campagna pubblicitaria molto calzante, Netflix è riuscita a far conoscere in tutto il mondo la propria serie-tv 13 Reasons Why, che trae spunto diretto da Tredici, edito da Mondadori, che Jay Asher aveva scritto nel lontano 2007 e di cui, grazie anche alla messa in onda della serie tv, è stata prodotta una ristampa con contenuti extra proprio nell’arco di questo 2017.
Una serie tv che, grazie alla fama che sta riscuotendo, sta portando  alla ribalta anche il libro che, già all’epoca della sua prima pubblicazione ebbe un enorme successo all’estero, con un buon riscontro in Italia, seppure di minore portata.

La trama del libro ruota intorno al suicidio di un’adolescente di nome Hannah Baker che, prima di compiere questo tragico gesto, decide di registrare 7 audiocassette: i lati di ogni cassetta, numerati con dello smalto blu, raccontano un evento o una storia che hanno contribuito a convincere Hannah a togliersi la vita.
L’ultima cassetta, registrata su un solo lato, avrà un numero solo, il 13, da cui il titolo del libro.
A ricevere queste cassette saranno tutti quelli che Hannah citerà lungo tutto il suo audio-racconto e uno di loro, Clay Jansen, sarà il protagonista del libro che racconterà in prima persona il contenuto delle cassette, alternando l’audio registrato con il suo punto di vista.

Per analizzare questo libro è bene separare in due parti questa recensione, il lato narrativo dalla tematica affrontata dall’autore, in modo che chi legge possa comprendere pienamente il valore di questo libro perché sì, la storia raccontata da Jay Asher è qualcosa che bene o male ha coinvolto tutti noi nell’arco della nostra vita.

Un lungo nastro lega le Tredici audiocassette

Dal punto di vista narrativo, Jay Asher dimostra di essere uno scrittore molto talentuoso e pieno di risorse che, con uno stile molto diretto e pochi giri di parole, riesce a far immedesimare un adulto nella mente di un adolescente.
Hannah e Clay, due ragazzi dal carattere molto diverso, sono descritti in maniera limpida e trasparente, che riesce a svelare sia il lato luminoso, che quello più oscuro e nascosto della loro mente, permettendo al lettore di conoscerli per comprenderne i sentimenti.

Il fatto che il libro non sia nemmeno molto lungo (poco più di 200 pagine), amplifica ancora di più il carattere e i pensieri dei protagonisti, che risulteranno molto concentrati e sintetici ma, al contempo, molto chiari; al punto tale che è impossibile, davvero, non provare empatia con ognuno di loro.

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TrediciAffrontare il bullismo con grazia

Tredici è un libro che parla di bullismo o, per meglio dire, delle conseguenze che il bullismo può avere sulla mente di un adolescente fragile, che in questo caso è Hannah Baker.
La caratteristica unica di questo romanzo, che lo distingue nettamente da altri testi sullo stesso tema, è non c’è via di fuga: mentre leggiamo ogni singola pagina, ascoltiamo il racconto di Hanna per voce di Clay, siamo consapevoli che la tragedia si è già consumata, Hannah non può più essere salvata.
Niente lieto fine, niente epilogo dove “tutti vissero felici e contenti”.

Jay Asher ci parla di un qualcosa che non può essere riparato, del fatto che una ragazza come Hanna Baker non ha più modo di proteggersi dalle malelingue o dagli atti spregevoli che subisce, senza più possibilità di riscatto.
I destinatari delle sue audiocassette non possono far altro che ascoltare la sua voce tramite un walkman, sentirsi rinfacciare ogni singolo atto che l’ha spinta a compiere tale gesto e fare i conti con se stessi, su quello che hanno fatto e sulle conseguenze dei loro gesti.

Perché è questo il punto focale su cui Tredici porta il lettore a riflettere: ogni qual volta che assistiamo inermi a un atto di bullismo, non avremo mai un’idea precisa sulle conseguenze che tale gesto può avere nei confronti di una persona. Chi legge Tredici è inevitabilmente spinto a fare una riflessione sui propri gesti, anche quelli apparentemente più innocui e innocenti pensando alle conseguenze e alle ferite incurabili che questi possono causare. 

Tredici, pur essendo del 2007, è stato pionieristico nel suo campo, se si pensa alle cronache degli ultimi anni, all’evoluzione che il bullismo ha avuto, con le nuove e drammatiche sfumatura del Cyberbullismo, fondato sull’insulto e sulla ridicolizzazione di una persona via social.

Hannah Baker è questo: una ragazza come tante altre che a causa di dicerie, offese e diversi atti da lei subiti nel corso del tempo, ha deciso di arrendersi.

La tematica forte, drammatica di Tredici, scritto da Jay Asher, può rappresentare un pugno allo stomaco per molti di noi. Un libro che porta con sé un messaggio drammatico e potente, che nessuno può ignorare.

Un testo che meriterebbe di essere distribuito in ogni scuola come materiale didattico, come libro da leggere in classe, sul quale fare lunghe discussioni e confronti con genitori, ragazzi e insegnanti.

Non sarà un capolavoro della narrativa, ma sicuramente è un libro che farà parlare di sé ancora per molto tempo.

Autore: Luigi Russo

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