Pordenone Legge 2016: lo scrittore è un gatto sornione
Lo scorso 12 luglio al secondo piano di Palazzo Badini, in una sala gremita in ogni ordine di posto si è sollevato il velo sulla edizione 2016 di Pordenone Legge.
Il cambiamento come forza trainante di Pordenone Legge
I curatori Gian Mario Villalta, Valentina Gasparet e Alberto Garlini, puntuali come sempre, hanno illustrato la nuova edizione del festival letterario giunto alla sua diciassettesima edizione. Un Festival, quello di Pordenone Legge, capace di rinnovarsi di anno in anno e che trova nella quotidianità e nella contingenza del vivere quella forza, quella tensione capace di non renderlo ripetitivo ma sempre stimolante.
Non a caso Villalta ha ribadito come lo scrittore sia, ora più che prima e più che mai, ricco di centralità in un’epoca dove nulla e fisso e immutabile, dal posto di lavoro alla situazione politica. Il cambiamento (nel bene e nel male) è così vorticoso che confonde e l’individuo cerca ovunque quella chiave di lettura che possa definire il perimetro della sua vivere fatto sempre di più di paure e dubbi.
E come un gatto che sornione attende, fissa e poi decide che comportamento adottare per non essere sopraffatto, così lo scrittore osserva analizza cerca di comprendere e di dare una risposta alla realtà che lo circonda. A lui spetta il compito di narrare il contingente, facendosi portavoce della vita reale senza esserne mentore o faro ma solo tramite: così il lettore muto sfoglierà le sue pagine con occhio e mente attenta per trovare quelle sfumature che lo aiutino a comprendere un quotidiano vivere imperfetto.
Non a caso l’icona della manifestazione scelta quest’anno è un gatto nero, che guarda fisso lo spettatore e che possiede in sé (per colore e iconografia) la negatività della superstizione, ma che in fondo assicura morbinoso una garanzia di ascolto ed attenzione per i romanzi, le poesie, i libri che verranno presentati senza un giudizio preordinato.
Ma cosa ci aspetta sparso nei vari spazi e palchi collocati nella citta nei quattro giorni del festival?
Le presenze di Pordenone Legge 2016
Partiamo dall’apertura, come sempre presso il Teatro Comunale Giuseppe Verdi e che quest’anno è affidata a Dacia Maraini, autrice che ha lasciato un segno indelebile nella nostra letteratura sia per temi che per sensibilità nel narrarli.
Presenza attesa è quella di Susanna Tamaro che presenterà il tanto atteso nuovo romanzo “La tigre e l’acrobata”. Confermati sono anche il vincitore dell’ultimo premio Strega Edoardo Albinati, che con il suo romanzo ci condurrà nella non sempre lineare comprensione del rapporto uomo- donna fino, il ritorno di Valerio Massimo Manfredi e per la prima volta la presenza dell’istrionico Giampiero Mughini che tenterà di scalzare quella letteratura fatta di ebook ed audio libri che mancano di quella poesia che solo la lettura su carta può dare. E poi Lilli Gruber, Lucio Caracciolo fino ad arrivare a Nicola Porro che presenterà ai lettori in anteprima la sua ultima fatica “La Disuguaglianza fa bene”.
Non secondario è il ruolo degli scrittori stranieri. Prima presenza confermata è quella dello scrittore spagnolo Javier Cercas. Al coraggioso narratore spagnolo, esploratore di quel labile confine tra realtà e finzione che separa il romanzo dalla storia mantenendone una giusta drammaticità, onesta e oggettività, sarà consegnato del Premio FriulAdria La storia in un romanzo 2016.
Ma non è il solo “straniero” di questa edizione. L’amatissimo autore di Trainspotting Irvine Welsh assieme a Peter Hoeg (autore de Il senso di Smilla per la neve), Geraldine Brooks (premio Pulitzer) e a Clara Sanchez arricchiranno la manifestazione.
Viaggio in Italia
Dopo il successo delle ultime edizioni anche quest’anno torna lo spazio letterario “Viaggio in Italia”: uno spunto guidato per riscoprire un territorio, il nostro, dove la globalizzazione non è ugualizzazione, ma identificazione del diverso nella globalità.
Il ricordo di spazi che ci paiono tutti uguali, ma che in realtà nascondono diversità palesi, che solo la pigrizia del non vedere gli omologa saranno il filo rosso che unirà gli autori Caterina Bonvicini, Maurizio Cucchi e lo scrittore di viaggio per eccellenza Paolo Rumiz (assieme ad altri). Ad essi è affidato il compito di condurre lo spettatore/lettore in questo sentiero narrativo fatto di luoghi della nostra identità.
Il cinema e la musica a braccetto con la Letteratura
Ma il Reale non ha solo romanzieri a narrarne le situazioni. L’immagine e la musica hanno il medesimo ruolo e parimenti possono graffiare l’animo di chi ascolta, vede e legge le parole e le immagini. Quest’anno il Festival evidenzia questo aspetto in modo decisamente marcato proponendo al pubblico nomi del cinema e della musica non da poco. A rappresentare il la settima arte ci sarà Gianni Amelio, regista tra i più amanti nel panorama italiano, che presenterà in anteprima la sua opera prima letteraria, per poi passare a tre veri guru della musica d’autore Francesco De Gregori, Enrico Ruggeri (che racconterà al pubblico il suo ultimo romanzo noir) e Giulio Repetti in arte Mogol. E poi ancora Omar Pedrini, Sandro Cappelletto, Piero Rattalino, Carlo Boccadoro, Remo Anzovino e Marco Anzovino, la Banda Osiris.
La Poesia si disvela
Quasi come un Festival nel Festival, rinnovato e arricchito è lo spazio che PordenoneLegge dedica alla Poesia che da cenerentola della manifestazione sta conquistando edizione dopo edizione rilevanza nazionale e non solo. Quest’anno i versi di Patrizia Cavalli, Maurizio Cucchi, Vivian Lamarque, Davide Rondoni e dell’ucraino Sergei Zadan daranno voce a ciò che il sentire dello spirito nasconde agli occhi meno attenti.
Spazio ai giovani
Decisamente stimolante e divertente, poi, sarà il Pordenonelegge dedicato ai più giovani.
Un ampio spazio sarà riservato alla sperimentazione creativa con laboratori di scrittura che nascono dalla collaborazione con la Fondazione Stepan Zavrel di Sarmede.
Spazio Ragazzi, a completamento, dedicherà, attraverso la voce di Giorgio Scaramuzzino, letture tratte da Le streghe, Matilda, La fabbrica di cioccolato per celebrare il centenario di Roald Dahl.
Dulcis in fundo è confermata la presenza di Geronimo Stilton che presenterà la sua ultima avventura nel Regno della Fantasia.
Sommando tutte le carte per lettori, scrittori, amanti della letteratura anche quest’anno nella pentola di Pordenonelegge sobbolle un festival con i fiocchi. Perciò non prendete impegni dal 14 al 18 settembre, individuate le scarpe più comode che avete nell’armadio e raggiungete Pordenone. Vi aspettano giornate intense di parole, pensieri e sensazioni che sapranno ridare vigore e vitalità al nostro mondo che poi tanto piccolo non è.
Pordenone legge 2016 è sul web www.pordenonelegge.it
E’ anche su Facebook, Twitter, Istragram e sul canale Youtube https://www.youtube.com/user/pordenoneleggeit/videos
Agosto 28, 2016
Scusate, ma chiedete il login e poi da nessuna parte c’è la possibilità di registrarsi. Forse mi sfugge qualcosa.