Rìo fugitivo di Edmundo Paz Soldàn
Rio fugitivo di Edmundo Paz Soldàn, edito da Fazi editore, è un viaggio nella Bolivia degli anni ’80: un paese schiacciato dall’iperinflazione e da dove tutti sognano di andarsene, chi per studiare e chi per sposarsi altrove. La sensazione che tracima da questo libro è di trovarsi imprigionati in una città, Cochabamba, ed in un Paese che non hanno futuro.
E chi non può scappare perché sta ancora frequentando le scuole superiori, allora può solo immaginarsi altri mondi ed altre città: qui entra in gioco Rio fugitivo, una città immaginaria dove le acque del fiume sono cristalline a differenza di quelle del fiume che attraversa Cochabamba.
La trama di Rio fugitivo
Roberto ha 15 anni ed è un ragazzino boliviano che, per sua fortuna, appartiene alla borghesia medio alta: è bianco e può permettersi di andare in una scuola privata, la Don Bosco.
Roberto ha un sogno: diventare uno scrittore, proprio come un suo antenato da cui crede di aver ereditato la vena creativa. Roberto si inventa la città di Rio fugitivo, che dà il titolo al libro, e ci ambienta i suoi racconti gialli, che in realtà copia dai romanzi di Agatha Christie.
La vita di Roberto non è semplice ma è abbastanza ordinaria per un quindicenne: problemi con le ragazze, problemi con i compagni di classe, problemi con l’uso e l’abuso di droghe, problemi con la scoperta della sessualità e con i genitori praticamente separati in casa.
Tutto questo finché nella vita di Roberto irrompe un dramma vero e per Roberto arriva il momento di smettere di copiare i gialli altrui e deve trasformarsi lui stesso in un investigatore e districarsi tra indizi e tentativi di depistaggio.
La recensione di Rio fugitivo
Che cos’è Rio fugitivo? E’ un mix tra un romanzo di formazione che segna il passaggio dai piccoli drammi dell’adolescenza a quelli della vita adulta, un giallo e un romanzo storico-politico per capire l’America Latina degli anni ’80, sempre in bilico tra una crisi economico-democratica e l’altra.
Questa varietà di generi è la vera ricchezza ed anche la più grande pecca di questo romanzo: 480 le pagine del libro, che nella prima parte ha un ritmo lento, quasi stentasse a partire e che non mi ha permesso di appassionarmi alle vicende di Roberto, della sua famiglia e dei suoi compagni.
Rio fugitivo è un romanzo che può incuriosire chi sia interessato alla storia e alla politica latino-americana, perché indubbiamente colpisce la vicenda di un Paese piccolo, la Bolivia, “dove tutti si conosco”, dove la corruzione corrode qualsiasi ambito e dove l’iperinflazione rende più veloce il precipitarsi delle cose: carriole e sacchi pieni di banconote che non hanno più alcun valore di acquisto.
E’ un romanzo che evidenzia senza alcun moralismo il disprezzo intrinseco in certi ambienti per l’altro, che di volta in volta sono gli indigeni, le donne, i ragazzi delle periferie.
Per i puristi del giallo invece questo libro sarà una delusione perché scardina tutti gli elementi classici dell’intreccio di questo genere, senza riuscire mai davvero a coinvolgere.
Rio fugitivo di Edmundo Paz Soldàn edito da Fazi è acquistabile sul sito di Ibs in ebook a 9,99 € e in versione cartacea a 18,00 €.