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“Felisia De Enige” di Johnny McCoiven

Felisia De EnigeJedan aveva ragione. Forse per qualcuno tutto questo sarebbe stato soltanto un sogno, ma per noi due era reale e continua ad esserlo perché risiede nel mio cuore…

La Trama

Felisia De Enige è una ragazza che si ritrova, come tutti, ad affrontare le difficoltà del percorso che porta a “diventare grandi”. Per lei però, orfana e con un passato sregolato, la transizione verso l’età adulta si rivelerà piena di ostacoli, paure e debolezze. Eppure, ognuna delle esperienze che si ritrova a vivere le darà la spinta per crescere, per diventare la donna che ha sempre voluto. Un incontro, in particolare, le cambierà l’esistenza, spianandole la strada verso quella che sarà poi la sua grande felicità. E allora Felisia saprà finalmente mettersi in primo piano, vivendo una sorta di rinascita, della quale sarà protagonista una nuova sé, quella che fino ad allora ha sempre vissuto nelle profondità del suo animo.

Johnny Mc Coiven dà vita ad una protagonista realistica, alle sue emozioni e ai suoi sentimenti, facendoci vivere con lei il suo cammino di crescita interiore; ecco perché Felisia De Enige può essere inserito di diritto nella categoria dei romanzi di formazione. Il lettore è portato ad immedesimarsi nella vita di Felisia, nel suo percorso di evoluzione; non a caso il tema della riscoperta di sé è uno dei temi centrali del romanzo, insieme alla celebrazione dell’importanza del credere in se stessi per raggiungere i propri sogni. Due passaggi fondamentali, questi, per raggiungere quella felicità alla quale Felisia giunge, la felicità alla quale tutti aspiriamo e che tramite lei assaporiamo, proprio come se fosse la nostra.

L’autore

Johnny McCoiven vive a Verbania, dove lavora nel settore informatico. Inizia a scrivere i suoi primi racconti a 9 anni, dando vita alle fantasie della sua infanzia e immaginando di essere il protagonista delle sue storie. All’età di 16 anni completa il suo primo romanzo, un fantasy attualmente in fase di revisione e di prossima pubblicazione; continua in seguito gli studi scientifici iscrivendosi alla facoltà di Ingegneria Informatica.

Appassionato di filosofia e kung fu, Johnny è anche un grande amante della natura, passione che si lega indubbiamente a quella per la scrittura. È stata proprio la contemplazione dei paesaggi naturali infatti che ha fatto nascere in lui l’esigenza di mettere nero su bianco le sue riflessioni: un giorno d’estate, dopo una passeggiata in montagna nei luoghi in cui aveva vissuto con il nonno, Johnny ha sentito che era arrivato il momento di prendere in mano carta e penna, ed è iniziata l’avventura che ha portato alla pubblicazione di Felisia De Enige. Era il febbraio 2014, e il libro avrebbe visto la luce solo un anno dopo. Un anno in cui Johnny ha vissuto in posti alquanto diversi tra loro: a casa dei genitori, tra le montagne d’Abruzzo dai nonni, all’estero, a Roma… in ogni caso, tutti ambienti a stretto contatto con la natura, sempre sua grandissima musa ispiratrice. E se una volta scriveva nella grande casa di famiglia, circondata dal verde, oggi Johnny continua la sua carriera di scrittore nella sua abitazione attuale rifugiandosi in uno studio dal quale si accede a un giardinetto, proprio per non perdere quel contatto con il verde degli alberi e l’azzurro del cielo.

Attualmente Johnny McCoiven sta lavorando alla revisione del suo primo fantasy e ad un sequel sul quale intende mantenere ancora il mistero, svelando tuttavia che esso avrà una particolarità, che i lettori scopriranno solo al momento opportuno.

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Lo stile

Lo stile del romanzo è alquanto lineare: benchè sia chiara l’impronta filosofica che l’autore ha voluto dare alla sua narrazione, riscontrabile soprattutto nei dialoghi, egli ha fatto bene attenzione a non lasciare che questa prendesse il sopravvento. I dialoghi dei personaggi sono infatti ben equilibrati con le descrizioni. È importante poi notare come niente nella stesura del romanzo sia stato lasciato al caso: ogni nome, ogni piccolo particolare, hanno sempre un significato pregresso. Lo stesso nome Felisia è stato scelto in quanto portatore di quel concetto di “felicità” che la protagonista ricerca nel corso di tutta la sua vita, e costituisce quindi la rappresentazione della sua evoluzione. Il cognome, invece, De Enige, vuol dire “L’Unica”, ed è stato scelto per trasmettere il messaggio dell’importanza di sentirsi unici, nella propria bellezza interiore ed esteriore, seppur diversi dagli altri. Proprio in virtù di questa “unicità”, l’autore afferma di non potersi paragonare a nessun altro collega, di sentirsi anche lui “unico” nella sua integrità: ecco perché non ha nessun altro scrittore di riferimento, ma mantiene solo la natura come sua fonte di ispirazione.

Diversi gli aspetti autobiografici all’interno del romanzo. Innanzitutto, la stessa protagonista Felisia, ispirata a due ragazze orfane che l’autore ha avuto come compagne di scuola; i loro opposti atteggiamenti nei confronti della vita gli hanno fatto comprendere quanto complesso possa essere il carattere umano e di come il processo di adattamento alla società che ci circonda, possa assumere forme del tutto diverse anche in persone che vivono una condizione simile. Una curiosità su Felisia: essa è la riproduzione di un personaggio che Johnny McCoiven ha conosciuto in sogno, una ragazza con cui ha fatto coppia fissa in quell’occasione onirica, e ha voluto far rivivere questa fantasia tramite le pagine del suo romanzo. Ma l’autore ha riversato degli aspetti di sé anche nel co-protagonista, Jedan, il personaggio che forse lo rappresenta di più. Questo non solo perché come lui anche Jedan è un amante della natura, ama le arti marziali, analizza sempre tutto e cerca di mantenere la calma in ogni situazione, ma anche perché ricopre un ruolo molto simile a quello che Johnny sente di svolgere nella realtà. Che poi il co-protagonista abbia delle piccole parti del carattere dello scrittore che lo ha creato è irrilevante, quello che conta è che sia quel “personaggio X” che McCoiven sarebbe in un’ipotetica dimensione parallela.

Un libro talmente profondo, che tratta di una tematica così delicata come l’evoluzione dell’animo umano,  non può che richiedere un pubblico di lettori attenti e interessati alle riflessioni sul proprio essere. In particolare, Johnny McCoiven immagina come suoi lettori ideali, coloro che cercano la verità e che vogliono dare un senso alla propria vita, comprendendo chi siano realmente; chi ha bisogno di credere in se stesso per realizzare la propria arte e vivere i propri sogni; chi ha bisogno di riscoprire le bellezze del nostro pianeta. Tutto ciò, immagina l’autore, corrisponde molto bene alla descrizione dell’animo femminile: nonostante il libro non sia esplicitamente dedicato solo alle donne, è evidente che esse possano meglio riconoscersi nell’evoluzione psicologica della protagonista, in particolari le giovani donne sue coetanee.

Autore: Caterina Geraci

Leggo da sempre, leggo dovunque, leggo perché ritengo che vivere una sola vita sia tremendamente noioso. Soprattutto se quella vita la vivi in un paesino in provincia di Palermo. Per fortuna viaggio tanto, e non solo con la mente. Ah, dimenticavo: sono molto poco brava a descrivermi in poche righe; ma questo si era capito, no?

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