La poltrona di seta rossa di Letizia Vicidomini
Letizia Vicidomini è nata a Nocera Inferiore, ma è cittadina onoraria della città di Napoli. Conduttrice radiofonica, ha lavorato come speaker nelle maggiori radio campane: Kiss Kiss, Rtl 102.5, Radio Marte, Radio Club 91, Crc, Radio Punto Nuovo. Recita per la compagnia teatrale “La Locandina” di Pagani. Ha pubblicato per la casa editrice Akkuaria Nella memoria del cuore ( 2006) e Angel (2007); per le edizioni Cento Autori Il segreto di Lazzaro (2013); per Homo Scrivens La poltrona di seta rossa (2014), letto anche in Brasile, in lingua portoghese, da attori italiani. Ultimo suo lavoro: Nero. Diario di una ballerina (2015), un noir, sempre per Homo Scrivens Edizioni. I suoi ultimi due libri sono stati presentati al Salone Internazionale del Libro di Torino e al Pisa Book Festival.
La trama
La poltrona di seta rossa narra le vicende di una famiglia napoletana dall’inizio del Novecento ai giorni nostri attraverso i ricordi di Ernestina, una centenaria che, proprio nel giorno del suo compleanno, riannoda i fili della memoria e consegna il tessuto finito al nipote preferito, Angel. Ernestina, figura centrale attorno alla quale si snoda la vicenda, inizia il suo racconto a partire da un evento traumatico che ha segnato la sua vita, un segreto inconfessabile ora svelato, per la prima volta, al nipote: lo stupro che la colpì come “Un dolore accecante (che) si irradiò in tutto il suo corpo” e del quale non parlò mai a nessuno “soffrendo nel modo peggiore in cui si potesse soffrire: sola, in silenzio, custodendo un segreto ignobile e sporco, mortificata nel corpo e nell’anima“. Poi il matrimonio combinato con Armando, il marito amato troppo tardi, ma profondamente amato. Dalla loro unione, in quella casa di Sorrento, dove troneggia la poltrona rossa, nascono tanti figli e nipoti, si aggiungono generi e nuore, estranei accolti come familiari, mentre la Storia fuori casa vive i momenti drammatici della guerra, dei morti, del dopoguerra con la sua miseria, le Quattro Giornate di Napoli fino al boom economico, senza dimenticare le lotte per l’emancipazione femminile che Ernestina ed altre donne hanno già in parte anticipato. Fanno da sfondo Napoli, Sorrento, gli odori, i colori e i sapori di città che seguono la Storia senza perdere mai il loro alone di magia. Una saga familiare che tende verso la figura centrale di Angel, il nipote più amato, colui che riapre le porte serrate del cuore di Ernestina. Un bimbo strano già da neonato “con una maturità e una veggenza insolite“:
La critica
Cento anni di vita, cento anni di storia concentrati un un’esistenza e in uno sguardo che, leggendo, diventa anche il nostro. Un filo di seta rossa si dipana lentamente seguendo l’ordito e tessendo per noi una trama che non è solo quella del romanzo, ma, metaforicamente, quella della vita:
Agosto 20, 2015
Un autrice che ha davvero delle grosse potenzialità e una scrittura piacevole ed emozionalmente coinvolgente.
Ottobre 15, 2017
Penso che un libro che attraversa la storia non non menzionare il ventennio fascista e la lotta
partigiana. Sembra che i personaggi passano indenni in tutto questo tranne che marginalmente nella seconda guerra mondiale. Inoltre l’affollarsi dei personaggi generano nel lettore confusione e il romanzo risulta confuso e superficiale nel descrive i personaggi