L’ombra del collezionista di Jeffery Deaver, il ritorno di Lincoln Rhyme
Con L’ombra del collezionista, Lincoln Rhyme giunge alla sua undicesima indagine. La prima fu proprio quella relativa al Collezionista di ossa. Sicuramente tutti conosciamo la storia, chi non ha letto il libro avrà sicuramente visto il film con un grande Denzel Washinton e una bellissima Angelina Jolie. Lincoln è un ex capitano di polizia ormai costretto a letto perché bloccato dal collo in giù. Dopo aver attraversato un momento di crisi desiderando la morte, ritrova nelle analisi delle prove delle scene dei delitti una nuova linfa vitale e la forza e la voglia di vivere ancora… certo anche grazie all’amore sentito e corrisposto da Amelia Sachs, agente di polizia che diventerà il suo braccio destro.
Il Collezionista di ossa fu il suo primo e anche più inquietante caso. Talmente tanto elaborato da aver colpito la fantasia dei più… anche quella di questo nuovo serial killer. Pare aver trovato nel collezionista il suo mentore, l’esempio da seguire, con la piccola differenza però che la nuova leva è ossessionata dalla pelle!! Talmente ossessionato che decide di uccidere le sue vittime, assolutamente scelte a caso, con dei tatuaggi: usa del veleno al posto dell’inchiostro. Scovare assassini che si muovono senza movente scegliendo le proprie vittime senza nessuna ragione logica non è per niente facile. Ma ovviamente Lincoln e il suo staff, analizzando scena del crimine (la famosa griglia) e i reperti ivi trovati, riescono non solo a trovare il killer ma anche a capire quale ordito piano lui avesse in mente.
La critica
Trovo il mondo della polizia scientifica estremamente affascinante, composti chimici e organici che ricostruiscono i percorsi fatti, le cose toccate… a volte anche solo quelle pensate. Certo qui ci troviamo di fronte all’apoteosi delle ricerche. A volte ho fatto fatica a seguire il filo logico dei processi mentali di Rhyme, trovandoli il più delle volte solo congetture fantasiose. Vero è che lui ha l’intuito ed io no, ma vi garantisco che questa volta si è spesso arrampicato sugli specchi. Ormai lo scienziato tetraplegico è quasi diventata una figura mistica, che capisce tutto quasi solo annusando l’aria. Assassini e delinquenti vari cercano di attentare alla sua vita e a quella dei suoi cari, ma lui arriva sempre un minuto prima e salva tutti… o quasi!! Leggere le sue storie è sempre un piacere. Fai fatica a staccarti dalle pagine del libro sino a quando non è stato terminato. Ma stavolta lo devo dire: l’ho trovato un po’ banale e ahimè, il colpo di scena, che c’è ovviamente, l’avevo capito già a metà libro… ed io non lo capisco mai!!
Una cosa invece che ho trovato simpatica è il viaggio che mi ha fatto fare nel mondo dei tatuaggi. La mentalità che c’è dietro, il significato dei disegni e del voler il corpo disegnato. Il mondo dei tatuatori in genere. Ovviamente ad un certo punto le indagini si spostano nei “negozi” di tatuaggi. In uno di questi fa capolino un’artista piuttosto eccentrico, con la barba curatissima e il linguaggio piuttosto dotto. Inutile dire che il nostro Lincoln ne rimarrà affascinato… chissà che nella prossima avventura non lo troveremo con un bel tatuaggio raffigurante quei falchi che hanno fatto il nido sulla sua finestra.
L’ombra del collezionista di Jeffery Deaver è edito da Rizzoli ed è disponibile sia in cartaceo (489 pagine) che in formato elettronico.