Il libro del male di James Oswald, il sequel de Nel nome del male
Arriva in libreria il 25 febbraio 2015 Il libro del male, il secondo capitolo della saga con protagonista l’ispettore Tony McLean, personaggio – ormai mitico – nato dalla penna di James Oswald. Edito da Giunti in Italia, l’opera è il seguito dell’osannato Nel nome del male, un successo editoriale autopubblicato su Amazon che nel giro di pochi mesi ha avuto ben 350mila lettori: numeri decisamente importanti, specie se si pensa che l’autore, Oswald, ha sempre scritto per diletto, essendo lui un contadino e allevatore e ritagliandosi lo spazio per la scrittura durante la notte.
Ma è stato proprio l’interesse dei lettori che ha permesso alla Penguin di notare James Oswald e di acquistare, dopo un’asta agguerrita, i diritti dell’intera saga, oggi edita in più di 12 Paesi.
La trama de Il libro del male
L’ispettore McLean svolge un lavoro non semplice: non è facile guardare in faccia alla morte e alla violenza ogni giorno e poi tornare a casa con il cuore leggero. Ma c’è un capitolo della sua carriera che, puntualmente, torta a tormentarlo, una sensazione che lascia l’amaro in bocca, che lo paralizza: il caso del killer di Edimburgo.
Per dieci anni, nel giorno della Vigilia di Natale, un corpo straziato di donna viene ritrovato nudo, con la gola tagliata, ma privo di sangue: l’assassino, prima di abbandonare la sua vittima, la lava con cura sadica. L’ultima di quelle donne è stata Kirsty, la fidanzata dell’ispettore McLean. Difficile dimenticare quell’orrore.
Ma un errore del killer di Edimburgo ha permesso a McLean di incastrarlo ed assicurarlo alla giustizia. Ma dodici anni dopo, Donald Anderson è stato ucciso, in galera.
Ciò che accade dopo, però, lascia sgomenti. Con l’avvicinarsi del Natale viene rinvenuto un altro corpo di giovane donna, nudo, legato a un ponte. Sul corpo lo stesso brutale rituale perpetrato come un tempo. Il passato torna a gettare sale sulle ferite di McLean: che in prigione sia finito l’uomo sbagliato? Che sia solo un fanatico emulatore del killer di Edimburgo?
Oppure la colpa è de Il libro del male, un antico e oscuro manoscritto che guida la mano di nuovi ed efferati assassini. L’ispettore dovrà riprendere in mano il caso e scoprire il tassello mancante, prima che sia troppo tardi.
L’autore
La storia di James Oswald è singolare, ma fa ancora credere nei sogni. Dopo aver vissuto in Inghilterra e Galles, facendo i più disparati lavori, si è stabilito a Fife, in Scozia, dove si occupa di coltivazione e pastorizia. Da sempre appassionato di scrittura, ha lasciato che di notte, per lunghi venti anni, la sua fantasia scivolasse sulla carta: ha provato a farsi pubblicare, ma non ci è riuscito. Fino a quando, grazie alla dritta di un amico scrittore, Allan Guthrie, non ha scoperto nel 2011 la possibilità di utilizzare il self publishing.
«Ho pubblicato entrambi i racconti (Nel nome del male e Il libro del male ndr) – spiega l’autore – aspettandomi di vendere qualche centinaia di copia all’anno e fare un po’ di soldi, ma il loro successo mi ha letteralmente sorpreso!».
Da qui il contatto con Penguin, celebre colosso editoriale, e il successo come autore di crime fiction, tant’è che la stampa lo ha paragonato a un novello Ian Rakin.
Venduta in più di 12 paesi, la serie dell’ispettore McLean è ormai sulla bocca di tutti, poiché si tratta di thriller architettati in modo da togliere il fiato, il sonno, senza però cedere alla banalità: una lettura anche per i palati più esigenti. Il libro del male è già uscito in UK e l’apprezzamento del pubblico ne ha fatto un ennesimo successo con circa 50mila copie vendute.
Intanto, c’è già chi vorrebbe che la saga diventi una serie tv. «Sarei onorato – dice Oswald – di vedere i miei racconti in una serie televisiva, ma non saprei proprio dire chi potrebbe interpretare il ruolo di Tony McLean. […] Essendo un contadino a tempo pieno e scrivendo due o tre romanzi l’anno – spiega -, raramente riesco a guardare la tv, di conseguenza non conosco i nomi degli attori.»
L’autore si diletta anche nel fantasy: la serie The Ballad of Sir Benfro, ispirata al folklore gallese, è firmata sempre da lui ma con lo pseudonimo J.D. Oswald.
La rassegna stampa
In utile dire che la stampa di mezzo mondo lo ha portato agli onori, specie quella britannica. Il The Guardian ha salutato il suo primo libro come “Un inizio eccellente per quella che si prospetta una serie imperdibile”. Stesso discorso per il Daily Mail, che in toni entusiastici ha parlato di “Un fenomeno del web. Oswald è tra i migliori scrittori scozzesi di thriller”. E la lista degli apprezzamenti continua.
Ma l’attesa, ormai, sta per concludersi: il 25 febbraio arriva finalmente Il libro del male anche in Italia.