G8, una spy story di Niko Paggi
La trama
28 Aprile 2014. La cittadina di Pratica di Mare, nei pressi di Roma, è stata scelta per ospitare in questa data uno dei meeting più importanti del mondo: il G8. Qui si incontreranno i grandi capi dei maggiori Stati del mondo, coloro che dettano legge con la loro influenza politica e, in alcuni casi, sociale.
C’è una novità importante questa volta. Oltre ai paesi moderati Islamici, per la prima volta in assoluto presenzierà all’evento anche lo Stato di Israele.
Tale apertura politica non viene però vista di buon occhio da tutti, tant’è che nell’ombra qualcosa si muove, ed è qualcuno che non ha scrupoli, disposto a tutto pur di mettere a segno la propria missione. Si tratta di un vero e proprio complotto internazionale, che punta a sottrarre un potente ordigno nucleare – una barra di uranio – in possesso di un gruppo di terroristi iraniani, che hanno intenzione di utilizzarla durante il G8.
La missione non è semplice, affatto. I cinque uomini del Maggiore Atzom, con l’aiuto dell’agente dell’AISE De Marco, dovranno sventare l’attentato.
Ma le cose si complicano e i cinque agenti, traditi dai propri superiori, si troveranno soli ad affrontare una delle missioni più pericolose della loro vita. Riusciranno nella loro impresa?
L’autore
Niko Paggi nasce a Fivizzano, un piccolo centro della provincia di Massa-Carra, nel 1972. Dopo il diploma in ragioneria nel 1991, intraprende la carriera militare in Aeronautica. Una vita sotto le armi durata quasi 15 anni. Decide poi di congedarsi e di continuare a fare il pilota presso una compagnia privata elicotteristica. È felicemente sposato e ha due bambini meravigliosi.
La passione per la scrittura nasce per caso, poiché fin da bambino Niko ama inventare storie, recitarle e creare scenografie fantasy e d’avventura. Poi, crescendo, il suo interesse si è un po’ assopito, per tornare prepotente da grande. «Nel pieno della maturità – spiega l’autore – dove la vita ti costringe a rapportarti con i problemi e le innumerevoli sfide, ho deciso di fare una pausa e di ritornare per un attimo bambino. Perciò mi son detto: perché non inventiamo una bella storia da raccontare? E da quel giorno ho preso “carta e penna” e ho iniziato a scrivere la scenografia di una spy story che da qualche anno si era radicata nella mia mente.»
La spy story di cui parla Niko Paggi è proprio il suo romanzo d’esordio, intitolato semplicemente G8. Un titolo che, nella sua essenzialità, genera curiosità, facendo scattare nel potenziale lettore la molla per cercare di capire cosa si celi dietro questa parvenza. A differenza di come spesso accade, i personaggi non sono tracciati sui caratteri di persone reali, vicine all’autore, ma ispirati più che altro alla letteratura e al cinema a tema fruito durante la sua vita.
Intanto l’autore è alle prese con la stesura del suo nuovo romanzo, sempre un thriller al cardiopalma.
Per un mondo migliore.
Lo stile
G8 è un libro dedicato agli amanti dell’azione, a chi desidera restare teso sul filo della suspense. Tanti i motivi di interesse per gli appassionati, in una storia che non manca di nulla: il complotto (e le sue teorie), spie in missione segreta, l’orologio che scandisce i secondi della fine dell’umanità…
Niko tiene a precisare che, sebbene non riesca a fare una critica oggettiva al suo romanzo, si tratta del suo primo libro «[…] scritto da un esordiente che nella vita si occupa di tutt’altra cosa, e per essere la prima volta, ho trovato in questo romanzo tanta semplicità e allo stesso tempo tanta energia.»
Spazio promozionale. Vuoi una presentazione professionale? Clicca qui