La felicità delle piccole cose, un piccolo gioiello francese La felicità delle piccole cose, un piccolo gioiello francese

La felicità delle piccole cose, un piccolo gioiello francese

la felicità delle piccole coseUna Parigi raccolta intorno al fascino del tempo, il giardino di Monet a Givency, una mappa del tesoro e la Senna lungo i cui argini si muovono le vite dei personaggi dell’ultima affascinante storia di Caroline Vermalle.

La felicità delle piccole cose (ed. Feltrinelli) è il primo libro della Vermalle a essere tradotto in italiano, ma il pubblico non impiegherà molto ad affezionarsi alla leggera eleganza di questa scrittrice. Pagina dopo pagina, il lettore non solo seguirà le scelte di Frédéric e Pétronille, ma riuscirà a vedere  la sua personale mappa del tesoro.

Frédéric è un avvocato trentaseienne all’apice della carriera. Trascorre il suo vivere tra un appartamento di pregio e uno studio legale blasonato, tra serate con la Parigi che conta e aste d’arte per dissetare la sua fame di opere impressioniste. Nel suo cuore una grande solitudine fatta di interrogativi a cui forse solo quella mappa, arrivata a lui attraverso una misteriosa eredità, potrà dare risposte.

L’ultimo romanzo di Caroline Vermalle è un gioiello di letteratura, molto francese. Con eleganza, gentilezza e una grande capacità di trasformare le parole in immagini, la scrittrice tratta temi difficili come la discriminazione e l’abbandono. Nelle stesse strade in cui si muove Frédéric, troviamo anche Pétronille a cui la Vermalle regala il sapore della ricerca della gioia nel piccolo, l’affannosa corsa verso un obiettivo non desiderato e quei bignè deliziosi in cui sono raccolti dispiaceri, ma anche speranze.

Un caleidoscopio di personaggi

Intorno a Frédéric e Pétronille si muovono personaggi poetici e credibili che concorrono a fare di questa opera “Une collection de trésors minuscule”, come recita il titolo originale. Il barbone poeta che non accetta elemosina, il Caronte contemporaneo e l’allegro gruppo di vecchietti che popolano l’ospedale sono solo alcune di queste figure. Tra tutte, però, è quella di Jamel che risuona più delle altre:

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Io preferisco dire che bisogna crederci. Non è granché crederci, possono farlo tutti: basta metterci un po’ di buona volontà, far tacere il rumore intorno, aprire gli occhi e vedere la propria buona stella. Le persone non credono più alla loro buona stella, ed è un peccato. Si sbagliano, non c’è dubbio: lei c’è per tutti, bisogna solo prendersi la briga di cercarla. A volte brilla dentro alle piccole cose, cose minuscole. In una presenza, per esempio. Al mondo siamo in sette miliardi, eppure, per una sorta di miracolo, basta una voce, un cuore, un certo modo di vedere le cose per illuminare tutto di colpo. Ho conosciuto alcune persone speciali che brillavano persino quando nessuno le vedeva.

Dopo aver sfogliato l’ultima pagina di questo delizioso romanzo, difficilmente il lettore non sarà preso dalla voglia di disegnare la sua mappa del tesoro.

Link utili ed iniziative

Sul sito della Feltrinelli è possibile scaricare un estratto del libro per assaporare le prime pagine dell’opera. Lo stesso editore, inoltre, assicura che chi ha amato Nicolas Barreau e i suoi Con te fino alla fine del mondo e Una sera a Parigi, difficilmente riuscirà a rimanere insensibile al fascino di questa storia.

La felicità delle piccole cose partecipa anche ad una simpatica iniziativa, dove i lettori sono invitati a condividere con una foto ed un commento cosa li rende felici, cosa riesce anche se nel piccolo a trasmettere una sensazione che fa bene al cuore.

La felicità delle piccole cose è disponibile per l’acquisto a 15 euro.

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1 Commento

  1. Intreccio avvincente, a tratti commovente, sullo sfondo la Parigi impressionista che rivive attraverso i grandi dipinti del periodo. Romanzo di piacevole lettura, consigliato.

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