Vita
Autore: Melania G. Mazzucco
Casa Editrice: Rizzoli
Prezzo: 9,80
Prima Edizione: 2003 (Premio Strega 2003)
Genere: Romanzo Italiano.
“La storia di una famiglia senza storia è la sua leggenda. La leggenda che di generazione in generazione si arricchisce di particolari, nomi, episodi. La leggenda tramandata nella distratta indifferenza dell’infanzia, poi ritrovata troppo tardi, quando nessuno può rispondere alle domande più semplici, necessarie ed assillanti, quelle di sempre: chi sei, da dove vieni, di quale destino sei l’ultimo anello.”
“Vita”: il titolo di un libro, il nome di una bambina, la forza che esprimono un paio di occhi azzurri.
Tutto inizia nel 1903 con lo sbarco in America di Vita e Diamante, nove e undici anni. Sono anni duri che l’autrice racchiude tra le pagine di questo libro. Un filo lega le loro vite a quella della scrittrice, quello stesso filo che guida il loro destino in modo imprevedbile; i personaggi si muovono in un tempo non troppo lontano dal nostro, sullo sfondo, una New York ancora vuota e acerba fa da palco a questa vicenda che ha dell’incredibile.
Dietro ognuno c’è una grande storia, e solo chi sa da dove viene, sa dove va. La Mazzucco dopo un secolo ritorna in quei luoghi, cerca tracce del suo passato rincorrendo i fantasmi della sua famiglia in un intricato groviglio di vecchie foto, cartoline, articoli di giornale, documenti, testimonianze. Riesce a far riemergere dalla polvere dell’oblio una storia piena di emozioni e sentimenti. Osserva e tocca con commozione le tessere del mosaico della storia della sua famiglia.
Il libro ancora una volta pone al centro la piccolezza dell’uomo davanti al Fato.
Tutti i personaggi: Vita, Diamante, Zio Agnello, Rocco, Lena, Chichitto, Moe, Geremia, Coca-cola sono la prova che la vita con la sua imprevedibilità supera di gran lunga la fantasia cinematografica di qualsiasi regista.
“E’ inutile piangere una disgrazia: chi ti dice che non sia una fortuna? E’ inutile rallegrarsi per una gioia: chi ti dice che non sia una disgrazia? Il destino è ciò che non ti è ancora accaduto”.