Lo Sposo del Male di Stefano Colombo
Il percorso iniziatico di Nicola Meccalli, protagonista dell’opera “Lo sposo del Male” di Stefano Colombo, descrive in dettaglio, le fasi dell’opera alchemica: solve et coagula. Il Meccalli, così, si ritrova alle prese con la trasvalutazione di tutti i valori, attraverso la via dionisiaca per giungere al dio Apollo. Le esperienze corrosive del protagonista, rendono la propria personalità asciutta e pura affinché “non faccia differenza tra l’una e l’altra cosa” per poter così abbattere le dualità presenti in sé stesso. Stefano Colombo, attraverso una scrittura essenziale e aggressiva, rende l’idea di come ogni uomo “basti a sé stesso” e che il cammino comincia con il passaggio dal subconscio, patria dei guardiani degli inferi. Tuttavia, un raggio di sole è sempre presente e man mano che ci si avvicina alla meta, la luce si fa sempre più forte. Il linguaggio pagano dell’autore ci permette di riflettere su come la nostra religiosità sia stata contaminata. Le ultime due pagine del racconto sono come una lama di rasoio. Un racconto snello che ci riporterà, tramite Dioniso, il dio dell’estasi alla scoperta dell’unico vero Sole che non smetterà mai di ardere. “Lo sposo del male” non vi ingannerà poiché può essere elisir e veleno: tutto dipende da voi.