Una vita a colori, intervista all’autrice Mara Boselli
Dopo la recensione de Una vita a colori, intervistiamo oggi Mara Boselli. A lei la parola.
Una vita a colori ha per protagonista Alice, mamma single e professoressa di lettere al liceo, sempre sorridente, energica, vitale. Quanto questo suo personaggio le assomiglia?
Alice è una donna complessa e io spero di aver descritto al meglio le sue molte sfaccettature; anche se affronta ogni giornata in modo sereno e pragmatico, a volte le è inevitabile inciampare nei ricordi, anche in quelli più dolorosi. In Alice c’è molto di me, della mia storia, ma c’è anche una buona dose di invenzione: credo che poter mischiare le due cose sia uno fra gli aspetti più divertenti del lavoro di scrittore.
Alice si avvicina al mondo delle chat vedendolo come un “riempitivo”, un passatempo contro la noia. Lei che rapporto ha con le nuove tecnologie e con i social in particolare?
Ho un ottimo rapporto con la tecnologia; addirittura le novità mi incuriosiscono e mi affascinano. Cerco di sfruttare al meglio le potenzialità dei nuovi mezzi e non credo sia una banalità, quando si dice che tutto questo può semplificarci la vita, tanto che ho scelto una casa editrice (la Nativi Digitali Edizioni) che pubblica solo in formato digitale. I social network mi divertono, anche se non ne faccio un uso smodato: ho un profilo Facebook e uno Twitter e ho creato personalmente una pagina dedicata al mio romanzo. Vi invito tutti a visitarla!
Una vita a colori è scritto straordinariamente bene. La scrittura è per lei una passione o ne ha fatto la sua attività lavorativa principale?
Prima di tutto, grazie: “straordinariamente bene” suona proprio come un bel complimento. Ho sempre amato scrivere e mi ci sono sempre cimentata e ho frequentato studi a carattere umanistico che mi hanno permesso di apprendere una certa tecnica. Ho cercato di metterla in pratica, poi, quando ho iniziato a lavorare: al momento sono collaboratrice per un quotidiano locale della provincia di Reggio Emilia. Scrivo di cronaca sulle pagine dedicate alla bassa reggiana. Sotto questo punto di vista, quindi, sì: la scrittura è diventata la mia attività principale, anche se articoli e romanzi non si compongono certo nello stesso modo.
La domanda che ogni lettore sicuramente si pone: Alice e Fabio si incontreranno nuovamente tra le pagine di un altro libro? Ha in mente un seguito per Una vita a colori?
Onestamente? Non lo so. Mi piacerebbe continuare a raccontare la loro storia, ma temo di incappare nella banalità: non vorrei proprio scrivere un secondo libro dedicato a loro solo per “allungare il brodo”. Ho in mente altri progetti, molto diversi da Una vita a colori che, spero, vedano presto la luce.
Infine, una domanda più profonda che sicuramente ci aiuterà a conoscerla meglio: cosa vuol dire per Mara Boselli “vivere a colori”?
“Life is what happens to you | while you’re busy making other plans” cantava John Lennon in una sua canzone. Ho vissuto periodi grigi (e chi non li ha vissuti?) a causa delle tante difficoltà che la vita ti mette davanti. Momenti in cui non vedi oltre ai guai che stai affrontando proprio in quegli istanti e ti sembra non ci sia nulla, proprio nulla oltre quello. E poi, d’improvviso, mentre fai altro, ti accorgi che la vita ti è attorno e che è ben più grande di ogni problema. Bisogna saper allargare lo sguardo, come davanti un bel paesaggio o un quadro impressionista, per coglierne tutti i colori. E sono tanti.
Una vita a colori di Mara Boselli è disponibile per l’acquisto su Ibs a 2,99 euro.