Il Bosco del Grande Olmo di Dario Galimberti
Dario Galimberti, architetto residente a Lugano nella Svizzera italiana, pluripremiato per le sue attività, ha pubblicato testi professionali e diversi scritti specialistici su riviste di settore. Il Bosco del Grande Olmo, edito per la Robin edizioni, è il suo romanzo d’esordio. Il libro di Galimberti appartiene sicuramente al genere fantasy, un genere oramai molto diffuso e molto apprezzato non solo fra i più giovani: non a caso, Il Bosco del Grande Olmo sicuramente è un libro che può soddisfare le richieste di un pubblico variegato anche per età. Il primo lavoro di Galimberti è molto piacevole, a volte divertente, a volte sarcastico ed ironico. Non mancano le figure cardini per questo genere letterario, come gli elfi, gli gnomi o i folletti, ma l’uomo con le sue diverse contraddizioni rimane tutto sommato il vero protagonista del libro.
La trama, ambientata in un quartiere residenziale di Londra, è molto particolare. Il giovane Alex riceve sul suo cellulare un misterioso sms che lo avvisa del propagarsi di un virus. Incuriosito dal messaggio incomincia ad indagare con l’aiuto del suo amico Lu e di due simpatiche amiche. Grazie alle nuove tecnologie come internet, i ragazzi investigatori incontreranno gli autori dei messaggi e scopriranno il male che si sta diffondendo fra l’umanità inconsapevole. Un male particolare, un male molto caro ahimè agli uomini, trattasi dell’avidità e della stupidità.
Oltre non vado nella illustrazione per non rovinare la lettura di questo bel lavoro. Certo che questo “strano” virus che si diffonde, e che troverà ad opporsi una inedita alleanza fatta da dei ragazzi adolescenti e dagli abitanti delle terre del Grande Olmo, ovvero elfi e gnomi vari, ci riporta dalla creatività della fantasy alla realtà dei nostri giorni. Anche la particolarità dei due universi paralleli, quello tecnologico e avanzato dove vive l’uomo e quello naturale quasi paradisiaco dove vivono in pace folletti, gnomi ed elfi, appare sicuramente una intuizione riuscita.
Universi paralleli
Penso che Galimberti con questo libro, pur frutto della fantasia, intenda riflettere su alcune grandi problematiche del mondo di oggi. L’intervento nel consiglio degli gnomi di Tempofosco, membro più anziano, è assai emblematico.
“Cari amici, la riunione odierna tratterà di uno degli annosi problemi che attanaglia gli uomini dalla loro comparsa sulla terra, e che sta mettendo in pericolo l’esistenza stessa del Multiuniverso: l’avidità. Gli uomini… amano attorniarsi di cose utili che semplificano la loro esistenza, di cose piacevoli che allietano il loro spirito ma anche di cose superflue e inutili. A queste cose hanno dato il valore che un tempo era dell’individuo. Sono arrivati al punto che nella loro società è più importante cosa uno ha, piuttosto di cosa uno è. Il loro continuo desiderio di circondarsi di cose li sta rendendo schiavi di chi gliele procura. Questi ultimi sono a loro volta avidi di denaro , e sono pronti a tutto pur di averne più del necessario, consci che la ricchezza aumenterà il loro potere sugli altri. Tutto questo ha un prezzo, e dovrà essere pagato. L’eccessivo e sconsiderato uso delle risorse del pianeta porterà l’umanità a una triste fine”.
Una triste descrizione della condizione umana non molto “fantasiosa” si potrebbe dire, che viene rafforzata ulteriormente nelle successive pagine del romanzo quando si parla della diffusione del virus della stupidità nel mondo attraverso la televisione: “tutte le trasmissioni dovevano occuparsi di cose inutili e frivole e i temi proposti dovevano essere trattati da inetti totali. I programmi che non se ne avvalevano dovevano adeguarsi a quella regola. Attraverso il cinema, i giornali, e l’editoria era ancora più facile diffondere la stupidità: bastava mettere degli incapaci a gestirne le produzioni e le redazioni e togliere i finanziamenti a chi proponeva cose utili e intelligenti”.
La realtà e la fantasia quindi si legano fra loro regalandoci un libro intenso e godibile, scritto in modo semplice e armonioso e adatto pertanto a un lettore anche giovane. Le riflessioni che comunque si leggono fra le righe da parte dell’autore, riflessioni sulle tante contraddizioni del nostro tempo, ci preoccupano non poco e ci fanno sperare che, anche per noi, presto ci siano degli elfi o degli gnomi che intervengano a salvarci da questo virus già purtroppo ampiamente diffuso nella nostra società.
Il Bosco del Grande Olmo è in vendita su Ibs a 12,75 euro.
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