Soldati, di Giuseppe Ungaretti, 1918
“Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie”
Soldati, di Giuseppe Ungaretti, 1918
Oggi mi sento proprio così.
Incredibile come pochissime parole possano racchiudere un intero corollario di emozioni.
Questo componimento geniale mi colpì fin dalla prima volta che lo lessi, in una sgualcita antologia delle superiori, quando ancora ragazzina mi dibattevo nell’inquietudine del mio carattere in via di formazione.
Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie.
Sentii che quelle parole mi calzavano a pennello. Sembrava che il poeta le avesse scritte per me.
Molte volte da allora nel corso della mia vita, le ho richiamate a me per cercare di comprendermi, di definire i miei stati d’animo.
Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie.
Se qualcuno oggi avesse l’ardire di chiedermi “come stai?” risponderei prendendo in prestito le parole di Ungaretti.