Inseguendo un’ombra, Camilleri fra realtà ed invenzione
Prende spunto da un personaggio davvero esistito Andrea Camilleri per realizzare il suo nuovo libro. Autore prolifico come pochi, imbastisce una serie di titoli uno dietro l’altro, e questa volta arriva in libreria con Inseguendo un’ombra, un’opera che si ispira alla figura di Samuel Ben Nissim Abul Farag, di Guglielmo Raimondo Moncada e di Flavio Mitridate, tre nomi che riportano alla stessa identica persona.
Edito dalla Sellerio Editore Palermo, Inseguendo un’ombra è però un romanzo d’invenzione, che trae solo spunto da un personaggio realmente esistito, sfruttato per la narrazione a mero scopo strategico.
La trama de Inseguendo un’ombra
Caltabellotta, provincia di Girgenti, 1465. Samuel Ben Nissim Abul Farag è un giovane membro della comunità ebraica locale: ha 15 anni e per lui il padre, Rabbi Nissim, nutre grandi, grandissime ambizioni. Pur essendo molto giovane, infatti, Samuel conosce molte lingue ed è un eccellente studente della qabbalaq.
Ma essere ebrei in quel tempo significa non doversi mai staccare dal petto quella rotella di panno che marca la differenza con i bravi cristiani. Purtroppo, quando la situazione si complica, Samuel è costretto a rifugiarsi fra le mura di un convento di frati. Qui, il suo credo cambia radicalmente e da promessa del Popolo Eletto diventa un cristiano cattolico prendendo il nome del suo padrino, il conte Guglielmo Raimondo Moncada.
Per questa sua scelta, Samuel viene rinnegato dalla famiglia e disprezzato dalla comunità ebraica, tant’è che per lui si aprono le porte – necessariamente – di una nuova vita da plasmare sotto l’egida della fede cattolica.
Arriva così a Roma, dove diviene un prete e un predicatore molto famoso, tanto da recitare nel 1481 il sremone della Passione del Venerdì Santo davanti a papa Sisto IV.
Quando Guglielmo sembra aver trovato la sua strada, gli atti storici parlano di un “grave errore” da lui commesso che lo costringe a rinunciare all’abito.
Dopo qualche tempo, eccolo apparire di nuovo con il nome di Flavio Mitridate, insegnante di Cabbala e di lingue orientali per Pico della Mirandola. Ma, ancora una volta, la sua fama controversa, i rapporti ambigui con lo stesso Pico della Mirandola e la vicenda dell’omicidio che si dice abbia commesso, fanno perdere le tracce di questo singolare personaggio: siamo nel 1492 e da questo momento in poi non si avranno più notizie né di Samuel Ben Nissim Abul Farag, né di Guglielmo Raimondo Moncada e né tanto meno di Flavio Mitridate.
Curiosità sul romanzo Inseguendo un’ombra
Secondo quanto raccontato da Andrea Camilleri, Inseguendo un’ombra nasce dalla lettura, nell’estate del 1980, di una presentazione di Leonardo Sciascia contenuta nel catalogo della mostra di un suo amico pittore.
La curiosità instillata dalle parole di Sciascia è divenuta la sua stessa curiosità, ma Camilleri ha pensato bene di servirsi di Mitridate e di altri personaggi realmente esistiti per compiere non un romanzo storico puntuale, una sorta di partita a scacchi inseguendo, appunto, l’ombra sfuggente dell’ebreo convertito. Precisa al riguardo lo scrittore siciliano: «invenzione non viene da invenire che in latino significa riscoprire, ritrovare?».
Inseguendo un’ombra è in libreria dallo scorso 13 marzo, ed è acquistabile anche online su Ibs.it a 11,90 euro.