Annus mirabilis di Geraldine Brooks
Annus mirabilis è un romanzo storico di Geraldine Brooks scritto nel 2001 e vincitore del Premio Alex 2002.
Ambientato a Eyam, un villaggio inglese flagellato dalla peste nell’anno 1666, racconta in chiave romanzata ma alquanto veritiera proprio le vicende di quell’anno sfortunato.
George Viccars (fatto storico), un noto sarto locale, viene contagiato dalla peste a causa di alcuni tessuti pervenuti da Londra, tessuti da lui usati per realizzare abiti per parecchi degli abitanti. È il primo a morire. Dopo di lui tanti seguiranno la sua sorte. Su suggerimento del parroco del luogo (fatto storico) Mr Morpellion decidono di mettersi in quarantena per evitare che il contagio vada oltre il confine. Questo evita sicuramente la diffusione del morbo, ma condanna a morte gli abitanti che avrebbero potuto invece scappare lontano trovando rifugio presso parenti e/o amici. La governante del parroco (Anna – la voce narrante della storia) e la sua signora (la delicata ma allo stesso tempo forte e decisa Elinor) si fanno in quattro per aiutare i vivi e portare loro conforto e aiuto, arrivando persino a studiare i segreti delle piante e a trovare rimedi naturali in grado di portare un po’ di sollievo alle tante sofferenze, sia fisiche che spirituali.
È un salto nel passato quello che ci fa fare Geraldine Brooks, in un passato tremendo, nel quale un male terribile porta la disperazione e lo scompiglio tra la gente. Immaginare cosa possa essere accaduto davvero in quell’anno spaventoso è al di là di ogni immaginazione e ahimè quello che ha immaginato la scrittrice è veramente molto poco. Il suo lavoro è infatti basato su documenti storici, sulle cronache dell’epoca.
Racconta lei stessa di essere finita per caso a Eyms e di aver notato un cartello che indicava la “la città della peste” e di esserne stata incuriosita. È così che è nato Annus mirabilis, dalla sua curiosità, dal suo studio. Gli archivi locali le hanno mostrato una storia particolare fatte di persone speciali che hanno saputo affrontare con forza e fede una prova tremenda. E così, ha messo queste storie nere su bianco e con il suo stile da cronista a metà strada tra l’obiettività e l’emozione, ha ridato ai personaggi quella energia vitale che doveva davvero aver avuto in vita.
Di certo ne ha inventato il finale… ma ho voglia di pensare che anche quello, per quanto inverosimile, non debba essere andato molto lontano dalla realtà. È un inno alla vita, alla speranza. Ultimamente nei libri che sto leggendo mi imbatto in questa morale: nonostante le avversità, le difficoltà, le tristezze che ogni giorno ognuno di noi incontra, la vita e la speranza sono sempre i vincitori. Bisogna trovare solo la forza e la voglia di andare avanti, bisogna capire che al di là di tutto siamo fatti per vivere e se ce lo concediamo avremo solo grandi soddisfazioni. Mi sorge il dubbio di essere in un periodo storico in cui ho voglia di ritrovare questo insegnamento ovunque, ma si fa davvero fatica a non pensarla così dopo aver letto questo libro. Nonostante la tristezza dei fatti raccontanti lascia infatti solo sensazioni piacevoli.
Annus mirabilis di Geraldine Brooks è ora edito da Beat: 352 pagine, € 7,65