Giuda raccontato da Mazzolini
«Io, figlio di Maria e Simone, germoglio di una rude terra e di un popolo guerriero che generò uomini senza paura e donne dai lunghi capelli color carbone. Io, uomo di Kariot, messaggero dell’attesa e combattente feroce, io cercatore di un sogno chiamato libertà, metto l’intera mia vita nelle vostre mani e sono pronto al sacrificio per la liberazione di questa terra. Da ora e per sempre, finché avrò respiro in gola e scorrerà il sangue come fiume nelle mie vene, perché non c’è pace senza futuro e non c’è futuro senza libertà. Nel nome innominabile di Dio, nel nome mio di uomo. Giuda.»
Il romanzo Giuda, scritto dal cremonese Guido Mazzolini racconta l’avventura del traditore più celebre della storia, narrando una vita che viene completamente stravolta dall’incontro con un uomo. È Giuda Iscariota, infatti, che dopo la conoscenza del “nazareno”, quell’uomo eccezionale che presto trasformò l’esistenza di Giuda in una prova di fedeltà. All’inizio del romanzo Giuda appare subito come un uomo molto tormentato e assetato di sangue e vendetta. Egli appartiene, infatti, alla setta degli “zeloti”, che praticamente erano considerati i “terroristi” dell’epoca, una setta che organizzava agguati feroci e vere e proprie operazioni militari volte a cacciare l’invasore romano che si era impadronito con la forza della loro terra di Palestina. L’incontro con Gesù porta Giuda ad abbandonare definitivamente la strada della violenza percorsa prima, fino a diventare un discepolo del Maestro, in una sequela tormentata e pregna di dubbi. È un Giuda assolutamente confuso, che segue il maestro senza però essere completamente convinto della grandezza salvifica del nazareno. Gesù può riuscire a liberare la Palestina? Può essere il leader di una rivolta? Nel libro, tutto il percorso interiore di Giuda è teso a cercare una risposta a queste domande. Il dinamismo narrativo di questo personaggio è perciò molto rapido e svolge efficacemente la narrazione, in modo da consentire al lettore di assistere in prima persona e di partecipare alle mutazioni radicali del pensiero di Giuda. Per questo il protagonista diventa “uno di noi”, anche perché la scrittura di Mazzolini non cerca giustificazioni e al contempo non emette alcun giudizio. Racconta, semplicemente ed efficacemente, il percorso della fede di ogni uomo, tra migliaia di dubbi e infinite contraddizioni che porteranno Giuda alla scelta del tradimento definitivo, come unica conclusione possibile di questa oscura parabola esistenziale.
È interessante come Mazzolini presenti il tradimento di Giuda non come una vera e propria deviazione “maligna” della verità testimoniata, ma come il sofferto sacrificio della propria vita in nome degli ideali di giustizia. La narrazione in prima persona accompagna il lettore ad una conoscenza completa dei pensieri più nascosti del protagonista, risultando molto efficace e drammatica. L’io narrante è perciò costantemente presente e si permette immense variazioni e volute stilistiche, che vanno dalla poesia più delicata (ad esempio nel dialogo con Maria, la madre di Gesù) fino alla narrazione più cruda. “Giuda”, un libro da leggere senza preconcetti o pregiudizi. Una storia di duemila anni fa, narrata utilizzando un linguaggio sempre in bilico tra la poesia e la narrazione. Suggestiva e ben scritta. Un libro la cui lettura è certamente consigliata.
Febbraio 16, 2014
Un bel libro, ben scritto e strutturato. Maria emerge in questo testo in modo davvero suggestivo. Un Giuda imperdibile!
Febbraio 26, 2014
Aggiungo volentieri i miei apprezzamenti a questo libro. Molto ben scritto e suggestivo.
Febbraio 28, 2014
Molto bello questo Giuda, figura interessante e ben delineata. Un libro da tenere sul comodino!
Aprile 9, 2014
Un bel libro. Ricco, che fa riflettere e suggestivo.