Nicolas Barreau: Una sera a Parigi
Una sera a Parigi è un’opera romantica nel senso più profondo del termine: se tu, lettore, ami le storie con un intreccio intricato, le atmosfere tetre e inquietanti, i personaggi fuori dal normale che compiono gesti inconsueti… stanne alla larga! Se invece leggi con lo scopo di fare amicizia con dei personaggi quanto più possibile verosimili, che narrino dei sentimenti che dominano l’animo umano, o semplicemente se sei alla ricerca di un libro scorrevole che ti faccia sognare, allora benvenuto nel club dei lettori di Nicolas Barreau!
Parigi
Da dove iniziare a descrivere questo romanzo?! Secondo me è indispensabile parlare innanzitutto della città che ne costituisce lo sfondo: Parigi. “Esistono luoghi ideali. Luoghi in cui esprimiamo un desiderio, luoghi in cui ritroviamo noi stessi, luoghi in cui c’è tutto ciò di cui abbiamo bisogno”: con queste parole Alain, il protagonista, descrive Pont Alexandre III, endroit cruciale per la vicenda di cui ci narra. La Ville Lumière non è solo il luogo in cui si sviluppa la storia, ma diventa quasi essa stessa un personaggio, poiché le sue viuzze caratteristiche, i suoi ristorantini tipici, la Senna e i ponti che la attraversano sono in grado di influenzare significativamente il corso degli eventi. La capitale francese è descritta nelle sue atmosfere più romantiche e surreali, che faranno sognare chi non vi è mai stato, e riporteranno a galla dolcissimi ricordi di chi vi ha messo piede almeno una volta. In un contesto del genere, non può che svilupparsi una tenera storia d’amore, che però (vi avverto!) non sfocia, secondo la moda del momento, in una storia di passione morbosa o sesso sfrenato, ma rimane sempre ad un livello che sfiora il platonico.
Alain
È lo stesso protagonista, Alain Bonnard, a raccontarci le sue vicissitudini, attraverso una scrittura garbata che tuttavia non ci risparmia alcuno dei suoi pensieri. Alain è un parigino che si ritrova a mollare un impiego stabile per gestire il vecchio cinéma Paradis, che lo zio Bernard gli lascia in eredità prima di morire. Proprio in ricordo dei vecchi tempi trascorsi con lo zio al cinema a riguardare vecchie pellicole, Alain decide che ogni mercoledì sera saranno proiettati diversi film d’amore, quelli vecchi ma intramontabili che tanto amava guardare e riguardare da bambino. Ben presto questa cinerubrica diventa un appuntamento fisso per tanti amanti delle pellicole retrò: c’è l’uomo d’affari che viene sempre al cinema dopo il lavoro, la donna che arriva sempre in compagnia del figlioletto… e poi c’è lei, la misteriosa donna dal cappotto rosso, che viene sempre da sola, e si siede sempre allo stesso posto. Alain impara a conoscerla mercoledì dopo mercoledì, le dà finalmente un nome, Mélanie, e dopo un primo appuntamento rubato capisce che è la donna della sua vita. Peccato che il destino abbia deciso di metterci lo zampino e faccia succedere qualcosa che va al di là di quello che Alain avrebbe mai pensato potesse accadere! Già, perché il piccolo cinéma Paradis viene scelto dal famosissimo regista americano Allan Wood come set per alcune scene del suo prossimo film, “Ricordando Parigi”, e presto viene quindi invaso da una mandria di frenetici addetti ai lavori newyorkesi. Tra tutti, spicca la deliziosa e affascinante figura di Solène Avril, famosissima attrice di origini parigine che tenta di ammaliare Alain, ma senza successo: lui pensa ancora alla sua donna con il cappotto rosso e vive in uno stato di solenne beatitudine pensando al momento in cui la rivedrà.
Perché Mélanie non torna più al cinéma che tanto amava?
Alain tuttavia ancora non sa che questo momento non arriverà tanto presto, perché la sua amata scompare nel nulla, e lui possiede così poche informazioni su di lei che non sarà facile rintracciarla nell’immensa città degli innamorati. A questo punto la storia si trasforma in un giallo: perché Mélanie non torna più al cinéma che tanto amava? Ce la farà Alain a ritrovare l’amore della sua vita o si accontenterà di vivere nel suo ricordo? E Solène che ruolo avrà nel futuro di Alain? Non c’è altro modo per scoprirlo se non leggendo per intero il romanzo! Fossi in voi metterei in tasca un paio di scarpe comode, per aiutare Alain a perlustrare i vicoli in cerca di Mélanie; una fotocamera, per gli scatti rubati da Pont Alexandre III; un pizzico di furbizia, per collegare tutti gli avvenimenti apparentemente così slegati tra loro… e correrei in libreria a comprare il libro per partire alla volta di Parigi! Bon voyage!
Una sera a Parigi, edito a Feltrinelli, è online
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