Chi è morto alzi la mano
Autore: Fred Vargas
Casa Editrice: Einaudi
Anno pubblicazione: 2006
Prezzo: 11,00
Genere: Giallo
“È un faggio, signora.”
“Ne è sicuro? Mi scusi, ma è piuttosto importante.
Il ragazzo tornò a studiare l’albero. Con i suoi occhi cupi, ma non ancora spenti.
“Non c’è dubbio, signora.”
“La ringrazio davvero. Lei è molto gentile.”
Gli sorrise e si allontanò. Il ragazzo se ne andò per la sua strada, sospingendo un sassolino con la punta del piede.
Dunque Sophia aveva ragione. Era un faggio. Un banalissimo faggio.
Fetente.
Un giallo che non può fare a meno di piacere anche a chi non ama il genere, perché Fred Vargas non solo sa costruire una storia avvincente e ricca di suspense ma ha anche il tocco magico del grande autore nel descrivere i personaggi, in un crescendo di dialoghi talora surreali e sempre divertenti che avanzano in parallelo con una trama via via più coinvolgente.
Indimenticabili protagonisti i tre storici che abbiamo già conosciuto in Io sono il tenebroso , successivo però in ordine cronologico a questo volume.
Acute, ironiche e divertenti le conversazioni che i tre intrattengono nella loro casa. Sì, perché vivono insieme in un edificio di quattro piani (uno per ognuno) un po’ fatiscente, di cui dividono l’affitto. Accanto a loro abita una coppia benestante, Sophia e Pierre. Lei, ex cantante lirica greca che ha goduto in passato di una certa notorietà, con stupore scopre un mattino un albero nuovo in giardino, un faggio, che sino alla sera precedente proprio non c’era. Certa che i suoi stravaganti vicini di casa potranno esserle d’aiuto nelle indagini sull’albero misterioso, Sophia si rivolge ai nostri storici che prendono subito a cuore la faccenda (anche grazie alla generosa offerta economica che per uomini perennemente in bolletta non è da sottovalutare).
Ma dalla semplice e un po’ ridicola storia del faggio nascerà una vicenda ben più complessa che genererà una sparizione e porterà i nostri “eroi” ad avere a che fare con una serie di donne seducenti e affascinanti delle quali è bene non anticipare nulla.
In una Parigi un po’ trasandata protagonisti non vincenti e non in carriera riusciranno a capire il senso di questa vicenda, seguitando a vivere la loro esistenza un po’ ai margini, in un contesto divertente di “pennacchiana” memoria.
Agosto 19, 2007
Viene definita l’anti-patricia cornwell. Perfetto! Per chi non ama i gialli all’americana Fred Vargas è un piacere di lettura. Molto ben scritto: i personaggi sono originali, surreali ma li sa rendere veri, quasi visibili e palpabili. Inoltre serpeggia quel tocco di leggera ironia che strappa un risolino o un sorriso complice al lettore. Mi sono divorata tutti i suoi libri in successione temporale esatta per mia fortuna comprandomi i 4 successivi dopo che mi hanno regalato il 1°. Eccellente l’idea dei 4 evangelisti e della distribuzione abitativa della casa! Piacevolissimo!!!