Esce in Austria il libro della madre di Natascha Kampusch, la ragazza tenuta prigioniera otto anni in un box.
“Pensavo solo alla fuga. Ero più forte del mio sequestratore: sono cresciuta in una famiglia piena d’affetto, lui no. Ed era anche divorato dai sensi di colpa”, aveva esordito così, davanti alle telecamere delle maggiori emittenti austriache, Natascha Kampusch,la ragazza tenuta prigioniera otto anni in un box. A distanza di un anno la madre di Natasha, Brigitta Sirny Kampusch, ha scritto un libro, “Anni disperati – la mia vita senza Natascha”, uscito nei giorni scorsi nelle librerie austriache.
Parlando con i giornalisti (alla presentazione era presente anche Natascha) la 57enne Sirny ha spiegato che scrivere il libro, che descrive la sua vita senza la figlia e il suo ritorno a 18 anni, l’ha aiutata ad accettare il dramma della scomparsa. “Non sarò mai capace di dimenticare questi otto anni e mezzo, ma è più facile gestirli”, ha raccontato. Il libro, edito da Ueberreuter, costa 19,50 euro ma le due donne giurano che il compenso per aver scritto “Anni disperati” non è assolutamente importante. La storia di Natascha inoltre è destinata a diventare un film, anche se per ora ci si è fermati ad una biografia non autorizzata.
Ennesimo caso di speculazione mediatica?
