La ballerina dello Zar di Adrienne Sharp in edizione economica
La ballerina dello Zar di Adrienne Sharp torna nelle librerie in edizione economica con Beat Edizioni (ordinabile su ibs.it a € 7,65). Con Neri Pozza era stato pubblicato nel 2010 (a € 14,48 su ibs.it) nella collana “I narratori delle tavole”. Il romanzo storico si basa sulla storia vera dell’ultima grande danzatrice dei Teatri imperiali russi, Mathilde Kschessinska.
LA STORIA DI MATHILDE KSCHESSINSKA, LA BALLERINA DELLO ZAR
Matil’da Feliksovna Kšesinskaja (Ligovo, 1º settembre 1872 – Parigi, 6 dicembre 1971), è stata una ballerina russa di origine polacca, figlia di una famiglia di artisti del Teatro Mariinskij. Si diplomò nel 1890 alla Scuola del Teatro Imperiale esibendosi al Teatro Mariinskij, dove fu notata dalla famiglia imperiale.
Divenuta l’amante dello zarevič Nikola, si trovò spalancate le porte della carriera di prima ballerina e poi di «prima ballerina assoluta» dei Teatri imperiali, a dispetto della volontà del coreografo Marius Petipa.
L’influenza di Matil’da Kšesinskaja era tale da costringere alle dimissioni, nel 1901, il direttore dei Teatri imperiali, il principe Volkonskij, che si era rifiutato di mettere in scena il balletto La Fille du bandit. Lo zar, che con i fondi riservati dello Stato le aveva comprato una casa e colmata di regali, pur continuando a frequentarla segretamente l’« affidò » al granduca Sergej Michajlovič, presidente della Società dei Teatri imperiali.
Kšesinskaja intrecciò una relazione anche con un altro granduca suo cugino, Andrej Vladimirovič, finché nacque a Strel’na, il 30 giugno 1902, il figlio Vladimir, il cui padre rimane incerto. La madre lo denunciò come Vladimir Sergeevič e lo zar, con decreto segreto del 15 luglio 1911, lo fece « principe Romanovskij-Krasinskij ».
Negli anni 1904-1906 Matil’da Kšesinskaja si fece costruire nel pieno centro di Pietroburgo un villino in stile Art Nouveau. Durante Rivoluzione di febbraio l’edificio fu occupato, in sua assenza, dai bolscevichi che v’installarono la sede del partito. Nel 1917 si stabilì anche Lenin. I tentativi della Kšesinskaja di rientrarne in possesso furono vani. Il villino venne poi adibito a sede del Museo della Rivoluzione e successivamente a Museo della Storia politica russa.
Matil’da Kšesinskaja si trasferì in Francia e sposò a Cannes Andrej Romanov. Nel 1929 si trasferirono a Parigi dove aprì una scuola di danza. Morì a Parigi, quasi centenaria, il 6 dicembre 1971.
LA BALLERINA DELLO ZAR: MATHILDE KSCHESSINSKA NEL LIBRO DI ADRIENNE SHARP
La Ballerina dello Zar di Adrienne Sharp narra le vicende di Mathilde Kschessinska che divenne, appena diciassettenne, l’amante dello zareviç Niki Romanov.
È il 23 marzo 1890 a San Pietroburgo e, nell’ampio corridoio del teatro Mariinskij, è in corso una delle sfilate più emozionanti che sia dato vedere nella splendida città affacciata sul golfo di Finlandia. La famiglia reale assiste al saggio finale delle giovani allieve del corpo di ballo. Gli zar Romanov sono i finanziatori di buona parte dei Teatri imperiali e non mancano mai alle occasioni in cui è possibile scorgere le prime esibizioni delle future étoiles.
L’intento di Alessandro III è fare in modo che il figlio Nicola renda onore a una lunga tradizione che vuole imperatori, granduchi, conti e ufficiali scegliere le loro amanti tra le ballerine di danza classica. Quell’arte che ai loro occhi è innanzi tutto «una parata di belle donne, un’aiuola dalla quale tutti possono raccogliere i fiori del piacere». Per Nicola c’è la ragazza che più di tutte promette di essere una stella del Mariinskij: Mathilde Kschessinska, la figlia più giovane del grande Felix Kschessinsky che ha danzato per i Romanov per quasi quarant’anni. Una diciassettenne piccola, gli occhi luminosi e i capelli scuri e ondulati, una cascata di riccioli davanti alle orecchie. Per Mathilde Kschessinska è l’occasione di puntare dritta al cielo, un premio inaspettato al suo talento.
LA BALLERINA DELLO ZAR: GLI EVENTI COLTI DALLO SGUARDO DI UNA DONNA
«Mi chiamo Mathilde Kschessinska e sono stata la più grande ballerina russa nei teatri dell’impero. Ma il mondo in cui sono nata, il mondo nel quale sono cresciuta, è scomparso, così come sono scomparsi i suoi protagonisti: morti, uccisi, esiliati, ridotti a fantasmi ambulanti. Io sono uno di quei fantasmi». La ballerina dello zar è uno di quei libri che narra gli eventi più tragici della storia dal punto di vista di una donna: la rivoluzione d’Ottobre, l’abdicazione dello zar, la prigionia di Nicola II insieme con Aleksej, il figlio legittimo, la drammatica fuga dalla Russia. I fatti narrati attraverso lo sguardo di una donna mostrano un mondo che si avvia ignaro verso la sua fine. Adrienne Sharp riporta alla luce la vita dell’élite di San Pietroburgo – gli splendidi abiti bianchi delle donne, i ministri della corte in frac e tuba, le corse folli e selvaggi in troica dell’aristocrazia per le vie della città – un attimo prima in cui tutto si muta in polverosa reliquia e i protagonisti di questa storia si trasformano all’improvviso in fantasmi ambulanti.
LA BALLERINA DELLO ZAR: IL PARERE DELLA CRITICA
«Sharp riporta alla vita il fascino e le passioni di un mondo prossimo alla fine» Los Angeles Times
«A Pietroburgo la danzatrice che fece girare la testa allo Zar… La storia di Mathilde Ksesinskaja, stella del Teatro Mariinskij e amante del futuro Nicola II, travolta della Rivoluzione» TTL la Stampa
«La rivoluzione d’Ottobre, la fuga a Parigi, la povertà … Mathilde danza su ogni tragedia» Donna Moderna
LA BALLERINA DELLO ZAR: L’AUTRICE, ADRIENNE SHARP
L’autrice del romanzo La Ballerina dello Zar, Adrienne Sharp ha studiato danza all’Harkness Ballet di New York. Insegna presso il Centro delle Arti Creative dell’Università della Virginia e vive in California con il marito e i due figli. Tra le sue opere si segnalano White Swan, Black Swan e Sleeping Beauty.