Il suono di un’anima cieca, intervista all’autrice Alessia Braia
Il nostro spazio intervista di oggi è dedicato ad Alessia Braia,
autrice del romanzo Il suono di un’anima cieca. Dopo
la recensione di lunedì, Alessia risponde alle nostre domande e ci racconta qualcosa di sè.
La passione di scrivere la accompagna da sempre, Alessia. Quando ha capito che Il suono di un’anima cieca era il lavoro giusto per essere pubblicato?
Grazie Laura per la domanda. Diciamo che scrivere non è per me una passione e basta, ma un modo di essere, di fare, come mangiare o bere. C’è chi riesce bene ad esprimersi parlando e chi invece riesce meglio scrivendo, io appartengo a questa seconda categoria. Il Suono di un’Anima Cieca, è nato e si è sviluppato in un anno, quel romanzo si è fatto posto dentro di me e poi sulla carta ancora prima che io pensassi di farne leggere anche solo il titolo a qualcuno. In realtà, per rispondere alla sua domanda, non ho mai capito se era il lavoro giusto per essere pubblicato, e non so neanche ora se lo sia, ma so che quel romanzo voleva parlare ed io gli ho dato modo di farlo. Gli eventi e gli amici, il loro spronarmi hanno fatto il resto e così è arrivato il coraggio di portarlo all’attenzione dei lettori.
In un’intervista ha precisato che gli eventi e narrati ne Il suono di un’anima cieca sono tutti reali e accaduti a lei o a persone a lei vicina. Simona è, dunque, l’alter ego di Alessia?
In effetti sì, gli eventi sono tutti reali, e non potevano essere diversamente dato che Simona potrebbe essere volendo alter ego di tutte quelle anime, uomini, donne che siano, che stanno cercando le stesse nel mondo. Quindi sì posso dire che di sicuro l’anima di Simona scaturisce da quella di Alessia. D’altronde credo sia impossibile scrivere un libro e raccontare di emozioni e sensazioni se quelle emozioni e sensazioni non le si è respirate da vicino in qualche modo.
Ne Il suono di un’anima cieca ogni capitolo è nominato con il titolo di una canzone famosa diversa. Che rapporto c’è, per lei, fra musica e scrittura?
Credo che scrittura e musica siano due forme d’arte che si fondono. Un testo scritto può essere musica e la musica è fatta anche di parole, alcune costruite in lettere altre in note. Direi che sono due petali dello stesso splendido fiore che è l’anima.
Cosa le piace leggere? Quali sono i suoi autori preferiti?
Sono una divoratrice di libri, mi piacciono quelli che toccano l’anima, quelli che ti fanno riflettere e quelli che ti lasciano anche a bocca aperta se è necessario. Tra gli autori che preferisco posso nominare Pirandello, Alessandro Baricco e Fermine Maxence.
Progetti per il futuro?
Vivo nel presente e del futuro so poco ma quello che so è che voglio continuare a scrivere, se per farne una professione o per mantenere questa passione come hobby, beh questo non posso saperlo. Per ora sto scrivendo un nuovo libro e scrivo poesie e canzoni quando sono ispirata, ma chi può prevedere come la vita si evolverà? Io mi limito a viverla con passione.
Il suono di un’anima cieca è pubblicato da Vertigo Edizioni ed è disponibile per l’acquisto su Ibs a 10,96 euro.