Sul filo dei ricordi: intervista a Silvana Sanna
Sul filo dei ricordi è il romanzo di Silvana Sanna edito da Miremi (su ibs.it a € 11,05). Un viaggio “romanzato” nella memoria dell’autrice. Ecco che cosa ci ha raccontato in un’intervista.
SUL FILO DEI RICORDI: INTERVISTA A SILVANA SANNA
Sul filo dei ricordi nasce rispolverando vecchi ricordi di famiglia. Quanto c’è dei suoi ricordi “di famiglia” in questo libro? Rappresenta il suo romanzo d’esordio?
Quando qualche anno fa ho iniziato a scrivere quello che poi è divenuto quasi inaspettatamente un romanzo, ero partita spinta dal desiderio di mettere sulla carta la storia della mia famiglia di origine, dei miei nonni in particolare, a futura memoria di quei nipotini che ancora non avevo avuto la gioia di poter stringere fra le braccia. La prima parte che riguarda Giuseppe e Pinin è dunque completamente autentica, compresi tutti gli episodi e gli aneddoti che li riguardano da vicino. Poi, però, mi sono fatta prendere la mano dal gusto di raccontare attingendo, oltre che dai fatti reali della famiglia, anche da altre situazioni di cui avevo sentito narrare ma che si riferivano a parenti più alla lontana… e ho rimescolato un poco le carte… romanzando. Dunque, alcune cose sono proprio vere altre lo sono solo in parte, certe sono quasi del tutto inventate… sta al lettore interpretarle come più gli fa piacere. Ho cercato invece di essere il più fedele possibile nel ricreare l’ambiente e il sistema di vita contadino del Basso Piemonte dei tempi passati. Sul filo dei ricordi è il primo romanzo che ho avuto il piacere di pubblicare in volume, ma non è il primo romanzo che ho scritto.
SUL FILO DEI RICORDI: LA PUBBLICAZIONE A PUNTATE
C’è un personaggio di questa storia a cui si sente più “legata”?
Mio nonno Giuseppe. Era una persona straordinaria, non so se nel romanzo sono riuscita a rendere l’idea della sua immensa bontà e della grande dignità, lui ragazzo preso all’orfanotrofio e col cognome “inventato” che ha caratterizzato tutta la sua vita.
Sul filo dei ricordi è stato pubblicato a puntate qualche anno fa. Com’è il riscontro che si ha di un romanzo a puntate rispetto alla sua pubblicazione integrale?
Avere in mano il volume che contiene il testo integrale scritto esattamente come lo avevo messo io sulla carta, con le parole e le espressioni dialettali che nella versione a puntate erano state tradotte, e comprensivo di diversi episodi che erano stati tagliati, per di più corredato dalle foto tratte dall’album di famiglia (queste sì assolutamente autentiche), è stato un immenso piacere. Tuttavia la pubblicazione a puntate su una nota rivista a diffusione nazionale mi ha dato grandi soddisfazioni: diverse lettrici hanno scritto in redazione per dire che il mio romanzo era loro molto piaciuto, alcune signore anziane che avevano vissuto la campagna dell’epoca e soprattutto il periodo della guerra hanno asserito di essersi commosse ritrovando nel romanzo tanti motivi della loro stessa vita. Il romanzo in volume… chissà? Ne ho venduto un bel numero di copie, tanto che è andato in ristampa, ma gli unici riscontri, positivi per fortuna, li ho avuti dalle amiche e dai conoscenti che lo hanno acquistato.
Quali sono i principi che ha voluto veicolare attraverso questo romanzo?
Non ho voluto veicolare alcun principio, e tantomeno ho scritto il romanzo con l’intento di affrontare dei temi particolari, ma ho solo voluto raccontare una storia più o meno autobiografica. Tuttavia affiorano nella narrazione il tema della fatica contadina, dell’amore per la terra e la famiglia, del sacrificio, della generosità, dell’aiuto reciproco, dell’onestà dei protagonisti e della loro immensa dignità. Valori forse un poco dimenticati.
Dopo il romanzo Sul filo dei ricordi, ha prossimi progetti editoriali in “cantiere”?
Sto lavorando a un romanzo, che mi impegnerà parecchio e che dunque non so quando vedrà la luce. Nel frattempo ho sfornato, autopubblicandomi, diversi eBook, reperibili su Amazon e sulle varie piattaforme che vendono on-line e che mi stanno dando molte soddisfazioni. E poi continuo la collaborazione, che dura ormai da una quindicina di anni, con due noti settimanali femminili per i quali scrivo racconti, romanzi brevi e romanzi a puntate.