La mosca dorata di Edmund Crispin
Un quadro delittuoso sibillino che si muove tra il mondo del teatro e quello universitario nella Londra degli anni 40’. La mosca dorata di Edmund Crispin, edito da Giano e disponibile su IBS a soli € 10,96, è un giallo ambientato ad Oxford dove sono convocati attori e attrici della scena teatrale londinese per interpretare Metromania, opera teatrale scritta dal celebre Robert Warner.
La serenità del gruppo è incrinata da problemi legati alla rivalità interna e a un intreccio di relazioni sentimentali complesse che coinvolgono presente e passato. Oltre all’amore per la recitazione ci sono ruggini e passioni che coinvolgono, in modo particolare, Yseut Haskell, procace quando modesta attrice caratterizzata dal gusto perverso di seminare zizzania. Una figura invisa agli altri colleghi.
Quando il secondo giorno delle prove si suicida nessuno nasconde l’intimo sollievo provato, ma qualcosa non torna nelle ipotesi investigative. È un suicidio tanto, troppo bizzarro, pressoché inverosimile. I primi dubbi sono mossi dal quarantenne Gervase Fen, professore di letteratura inglese al St. Christofer College. Personaggio eccentrico e sincero al punto da essere sfrontato.
È un appassionato di gialli il professor Fen, ma quella che gli si para difronte non è un’immagine evocata da uno dei suoi libri. Il corpo della giovane attrice rivela un foro di proiettile in mezzo alla fronte, la parte superiore del volto è annerita dallo sparo. Il capo della polizia locale, Sir Richard Freeman, vorrebbe chiudere presto le indagini avvalorando la tesi del suicidio, così da poter tornare ai suoi amati libri.
Gervase, invece, non vede l’ora di interrompere i suoi studi per dedicarsi alle indagini, convinto che l’avversione provata nei confronti dell’attrice da parte dei colleghi potrebbe essere una prima pista su cui lavorare per conoscerne l’assassino.
Qualunque membro della compagnia potrebbe essere il responsabile di quell’atto criminale. Forse Sheila Mcgaw, la scenografa del teatro di Oxford, oppure Helen Haskell, la sorellastra col dente avvelenato; oppure magari il commediografo Robert Warner, stanco per i tanti insuccessi riportati nella capitale inglese. Ma nel novero dei sospettati troviamo anche la sua amante ebrea Rachel West, il capitano d’artiglieria Peter Graham, il giornalista Nigel Blake, innamorato di Helen. Tutti riconoscono che avrebbero premuto volentieri quel grilletto, ma chi è il colpevole?
La mosca dorata di Edmund Crispin, le reazioni della critica
«Edmund Crispin mi piace moltissimo».
P.D. James
«Trama impeccabile, dialoghi brillanti, spiccato senso dell’umorismo.
Tra i maestri del giallo, Crispin è senza dubbio il più spiritoso».
New York Times
«Elegante, letterario, divertente».
The Times
«Uno dei migliori giallisti del XX secolo».
Boston Globe