Il libro nero
Autore: Orhan Pamuk
Casa Editrice: Einaudi
Anno Publicazione: 2007
Prezzo: 19,50
Genere: Giallo
In una Istanbul allo stesso tempo reale e fiabesca, il giovane avvocato Galip scopre improvvisamente che sua moglie Rüya è svanita nel nulla. Dai pochi indizi lasciati, Galip presume che si sia rifugiata a casa del fratellastro Celâl, un celebre giornalista, autore di articoli provocatori per il quotidiano “Milliyet”. Ma anche Celâl è introvabile, quasi non fosse mai esistito. Alla disperata ricerca del proprio sogno perduto (Rüya in turco significa sogno) Galip, in un progressivo e ambiguo processo di assimilazione, assume via via l’identità e la personalità del cognato – va persino ad abitare a casa sua – mentre vaga per una città in cui Oriente e Occidente, tradizione e modernità, confluiscono esplodendo in una ridda di contraddizioni insolute. Galip, simbolo della Turchia attuale che ha smarrito la memoria storica e la capacità di immaginarsi un futuro, si spingerà troppo nel gioco di specchi fino all’amaro e inevitabile epilogo. Un mirabolante arazzo intessuto di racconti fantastici, bizzarre coincidenze, spunti esoterici, misticismo sufi, simboli fiabeschi, ricordi d’infanzia, satira politica e allusioni letterarie. Una storia che ha il fascino delle “Mille e una notte” e il vigore di una moderna epopea nazionale, tradotta per la prima volta direttamente dal turco.