L’oro di Dante: il vero segreto della Divina Commedia
Cos’è successo a Firenze nel 1322, l’anno successivo alla morte di Dante, e chi sono le oscure figure comparse in città legate ai templari? Perché la sua data di morte appare studiata ad arte nei numeri e cosa nasconde ancora la Divina Commedia…?
Da queste domande parte il romanzo di Filippo Martelli, L’oro di Dante (edito da Youcanprint e disponibile su tutti i maggiori siti di vendita al costo di 24 euro e come eBook su Amazon e Lulu.com a 2,99 euro) che racconta un’intrigante storia nello stile di un fresco Dan Brown mescolando i dati della sua ricerca conclusasi con, forse, quella che è la maggior scoperta degli ultimi anni sulla Divina Commedia.
Martelli afferma di aver individuato un’immediata corrispondenza tra l’opera madre di Dante Alighieri e il mondo della Cabala ebraica; un ponte che ne permette una decodifica confermando l’esistenza di un canto in più nell’opera: non il primo dell’Inferno, come da sempre si crede, ma uno del Paradiso… Attraverso la sua decodifica e analizzando ben 30 opere di Sandro Botticelli, elemento chiave dei Rosacroce, come Dante, Martelli avrebbe individuato un messaggio arcano lungo 47 righe in lingua occitana e il medesimo riferimento al canto “in più” del Paradiso nei dipinti dell’artista rinascimentale fiorentino.
Un messaggio che parla di Gnosi, della Valle di Nemi (il luogo ipotizzato da Giuliano Di Benedetti come ambientazione di Inferno e Purgatorio), di una sposa del Re dei Re… e del Graal…
TRAMA: L’oro di Dante
La tranquilla vita dell’archeologo fiorentino Marco Bramanti, assistente a La Sapienza di Roma del professor Andrea Morosi, è sconvolta in pochi giorni da una violenta aggressione e dall’omicidio del docente stesso. Oppresso dalla perdita di una persona molto vicina a un padre e accusato dalla polizia, l’archeologo, assieme all’amico James Harris – italoamericano che afferma di aver realizzato una scoperta rivoluzionaria sulla Divina Commedia e che conosceva Morosi – riceverà in piena notte l’eredita del docente allegata a un suo messaggio in uno scrigno antico… Per entrambi, sarà immediatamente palese che la scomparsa del professore è legata ad un oscuro mistero che connesso alle confraternite, al suggestivo studio dell’italoamericano sulla Divina Commedia e alle opere di Sandro Botticelli… Un terribile segreto che affonda le sue radici nei versi più criptici del poema fino alla morte del poeta nel 1321… E che è sopravvissuto finora…
Un doppio piano invisibile e suggestivo legherà l’anno 1322, una strana scena avvenuta a Firenze e una eco potente a quel presente in cui si perpetra e ritorna l’arrivo nella città dell’Alighieri, la notte del 13 ottobre, di un oscuro frate inquisitore che ha il dovere di “mondare Fiorenza dall’inferno che l’avvolge”.
Filippo Martelli è nato a Fiesole il 20/4/1988 e vive a Firenze. Studente di Architettura, è coautore dei testi del documentario “Il Divin Segreto. Enigmi e verità su Dante Alighieri” di Michele Rossi, collaboratore della trasmissione Rai Voyager, edito da Mediaframe nel 2009. Da anni approfondisce studi sulla Divina Commedia e sulle opere di Sandro Botticelli che lo hanno condotto, con la sua scoperta, al raggiungimento del secondo posto nell’edizione 2013 del Premio Nazionale Ricerca nel Mistero. L’oro di Dante è il suo primo romanzo.