Non calpestare le farfalle
Una leggenda popolare cambogiana insegna che “un coccodrillo non può rinascere monaco”. Aki Ra si è sentito ripetere questa frase sin da piccolo, eppure ha trovato la forza di trasformare la propria natura e il proprio destino, come racconta in questa autobiografia. Nato in un villaggio della Cambogia settentrionale occupato dai Khmer rossi di Pol Pot, orfano in tenerissima età, viene educato dai soldati del dittatore per diventare un bambino guerriero. Imbraccia il fucile prima di compiere otto anni e non lo lascia per i successivi dieci, diventando complice delle efferatezze del regime e poi alleato del nemico, l’esercito invasore vietnamita. Fino al 1991, quando il trattato di disarmo e l’arrivo dell’ONU nei territori asiatici segnano per Aki Ra l’inizio di una nuova vita. Il suo talento nel disinnescare le “sentinelle nascoste” – le mine che ancora infestano le campagne del paese – si trasforma in un’arma di pace con la quale intraprende una nuova battaglia: quella per la vita, la conservazione della memoria dei cambogiani e l’educazione di coloro che faranno il futuro del paese, i bambini. È a essi che Aki Ra insegna a “non calpestare le farfalle”, quegli strumenti di morte cui l’uomo si è ingegnato di dare la forma di innocui giocattoli. Nonostante le vessazioni fisiche e psicologiche subite, Aki Ra non si è mai arreso e, con questo libro, arricchito da toccanti fotografie, offre una testimonianza di grande valore umano e civile e un lucido ritratto della Cambogia di ieri e di oggi.