Recensione di Inferno | Il nuovo libro di Dan Brown
O voi ch’avete l’intelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde sotto ‘l velame de li versi strani. Inferno sesto romanzo thriller di Dan Brown si appresta a diventare anch’esso un bestseller come i suoi predecessori, tra i quali ricordiamo Il Codice da Vinci, Angeli e demoni, La verità del ghiaccio e Crypto. O lo è già? Insomma, siamo corsi tutti ad acquistarlo, no? Un nuovo caso di Langdon non può avervi lasciato indifferenti e, del resto, le classifiche parlano da sole…
Scoprendo l’opera:
oggi in cima alle classifiche di vendita!
Il profilo di Dante Alighieri fa capolino sulla copertina e ci fa intuire che la trama del libro è legata alla prima cantica della Divina Commedia. Non ci sorprenderà pertanto sapere che Robert Langdon, professore di Storia dell’arte e Simbologia all’Università di Harvard, sia un profondo conoscitore e studioso del Sommo Poeta. La lettura ha un ritmo incalzante e serrante, ci conquista fin dalle prime pagine e lascia col fiato sospeso capitolo per capitolo. Ottima l’idea dei capitoli brevi che non stancano il lettore ma anzi lo invitano a continuare a sfogliare ancora qualche pagina per sapere cosa accadrà dopo (Sconsigliate le letture serali, si rischia di non chiudere occhio e di inabissarsi fino all’alba nelle lagune dantesche 😉 ). Dan Brown non si smentisce: azione, fughe e misteri – a volte un po’ banali e altre volte sorprendenti – ricorrono spesso; letteratura, natura, arte, storia sono protagoniste assolute; le descrizioni delle meravigliose città italiane, in primis di Firenze, e delle opere monumentali sono suggestive; narrazione ricca di particolari e coinvolgente. Camminiamo per le vie di Firenze e ci caliamo perfettamente nei panni dei protagonisti, temendo la deriva – è proprio il caso di dirlo – infernale dell’intera vicenda.
La trama di Inferno
Robert Langdon si sveglia in una stanza d’ospedale con una ferita alla testa, sedato e confuso tanto da non riuscire a ricordare neanche il suo nome e come sia arrivato a Firenze. Gli unici ricordi che lo accompagnano sono delle apparizioni che ricordano la Morte Nera che flagellò l’Europa ai tempi del Medio Evo e simboli criptici legati all’Inferno di Dante Alighieri. Langdon aiutato da una giovane dottoressa, Sienna Brooks, riuscirà a fuggire da un serial killer inviato da un’organizzazione chiamata Consortium. Entrambi si renderanno conto che il nostro eroe è in possesso di un contenitore speciale – apparentemente sembra contenere un virus letale – al cui interno si nasconde una strana mappa. Molte sono le persone che lo vogliono far fuori, a partire dal governo. Una cospirazione di portata globale i cui indizi sono nascosti nella vita e nelle opere del Sommo Poeta. La maschera mortuaria di Dante Alighieri sarà il primo fra gli indizi. Eccellente nella risoluzione degli enigmi, Langdon riuscirà ancora una volta a salvarsi e ad impedire una possibile pandemia che potrebbe mettere a rischio le sorti dell’umanità perché anche in questo thriller non manca il cattivissimo di turno: stavolta tesserà le sue trame – tenetevi forte! – ossessionato dall’idea del sovraffollamento del pianeta.
Curiosi di leggerlo?
L’opera, edita da Mondadori, è acquistabile anche online sul sito ibs.it scontata del 15% Clicca qui!
Settembre 12, 2014
Bel romanzo questo ? Fatemi il favore di non dirlo !
Se non ci fossero stati riferimenti curiosi ed interessanti su Dante e “La Divina” avrei perso il tempo impiegato per leggerlo.
Una storiella raccontata come la si reciterebbe in un asilo, quasi fosse stata imparata a memoria. Non una bella pagina in cui assaporare il bello scrivere. Solo maestria nel mettere su una trama raccontata però quasi fosse una cantilena.