Lo chiamarono Jehsua, l’infanzia di Gesù secondo Carlo Forni Niccolai Gamba
Più che un romanzo, Lo chiamarono Jehsua sembra un lungo racconto sull’infanzia di Gesù, uno di quelli che i nonni raccontano intorno al fuoco ai propri nipotini. Carlo Forni Niccolai Gamba ci porta per mano, fra fantasia e vangeli apocrifi, in una ideale fanciullezza del Salvatore cristiano, un testo scritto con reverenza fedele ma che si lascia cullare fra le tracce di un passato antico.
Fin dalla prefazione de Lo chiamarono Jehsua, si pone ben chiaro che tale libro va letto per quello che è, ovvero un romanzo che rappresenta «un riuscito tentativo di evidenziare l’umanità “normale” di Gesù e la sua progressiva presa di coscienza – in crescente sorpresa – d’essere Figlio di Dio […]».
Un narratore onnisciente accompagna l’intera lettura raccontando e definendo gli eventi, presentandoci i personaggi in maniera molto chiara e definita, non mancando di accentuare le minuzie psicologiche, utili soprattutto per comprendere meglio un periodo storico e un’educazione profondamente diversa e lontana dalla nostra. La volontà del Forni di traslitterare i nomi di persona e di città dall’originale ebraico rafforza di fatto la necessità di raccontare una storia sentita, potenzialmente verosimile.
Ne Lo chiamarono Jehsua si va dal primo incontro di Giuseppe e Maria – Jòseph e Miryàm – fino all’evento delle nozze di Cana, descrivendo un arco temporale ignoto alle fonti religiose ufficiali, ma che viene ampiamente trattato in una diversa letteratura. Forni si avvale del romanzo per riempire questi spazi vuoti con la fantasia, complice una competenza profusa della materia che ci dà un’immagine piena degli eventi descritti, minuziosa.
Se una pecca possiamo notare è semplicemente quella – considerato l’intento dichiarato dall’autore di riconsegnare Lo chiamarono Jehsua quale letteratura per tutte le età e prettamente indirizzata ai più giovani – di utilizzare un linguaggio con un po’ troppe digressioni.
Note sull’autore de Lo chiamarono Jehsua – Carlo Forni Niccolai Gamba
Carlo Forni Niccolai Gamba è nato a Modena nel 1941. Specializzato in neurochirurgia, ha esercitato la professione come assistente medico presso il policlinico di Milano, come aiuto al CTO di Torino, e come dirigente medico presso l’ospedale infantile regina Margherita sempre a Torino. Attualmente in pensione, esercita a Livorno e a Nonantola, dove vive e si dedica alla sua passione per scrittura.
Nel corso degli anni, infatti, Forni ha pubblicato diverse opere. Nel 1995 viene dato alle stampe Manuale di neurochirurgia per infermieri professionali e di area critica (Ed. Cortina), mentre qualche anno più tardi esordisce con il suo primo romanzo, Il segreto dell’ultimo papa (Ed. Albatros – Il Filo, 2011). Nel 2012 pubblica due saggi storici, Il Duca e mio nonno, una testimonianza familiare di storia estense (Ed. Antiche Porte) e I Duchi di Leuchtenberg, una famiglia europea (Ed. Albatros – Il Filo).
Sempre nel 2012, la casa editrice Kimerik pubblica il suo secondo romanzo, Lo chiamarono Jehsua, disponibile per l’acquisto su Ibs a 11,90 euro.