Una piccola bestia ferita
Karin Levrone è una ragazzina belloccia, viziata e arrogante tanto quanto il fratello Cristian è goffo e impacciato. I due volti dell’adolescenza, che la “profia” investigatrice, l’indimenticabile protagonista de La collega tatuata, conosce così bene. Ma, evidentemente, dove c’è lei, prima o poi arrivano anche le grane. E adesso la nostra insegnante si trova a indagare (ancora una volta in via non ufficiale, ma col tacito, divertito sostegno del commissario Gaetano Berardi, e sempre che lei non si spinga troppo oltre…) proprio sul misterioso rapimento di Karin Levrone e sugli eventi, sempre più drammatici, che ne conseguono. Il racconto della Oggero, ricco di verve, mosso, colorito, ironico e a tratti anche divertente, si snoda nel groviglio di sentimenti e risentimenti, di slanci e di riottosità che costituiscono l’anima dei giovani. Un mondo in cui anche un polizziotto con le capacità di Gaetano deve tirarsi da parte. E allora, c’è forse, per questi misteriosi sentieri, guida migliore di una professoressa?